Dalla "missione" attese risposte sulla composizione del pianeta più grande del Sistema solare
La sonda Juno della Nasa è entrata nell'orbita di Giove. Mai finora un veicolo è stato così vicino al pianeta più grande del Sistema solare. I nove strumenti a bordo, due dei quali sono italiani, si metteranno al lavoro per rispondere alle tante domande aperte sul pianeta gigante, come la composizione del nucleo e l'ambiente estremo in cui è immerso, dove le radiazioni sono più intense che in qualsiasi altro luogo del nostro sistema planetario.
"E' stata la cosa più difficile che la Nasa abbia mai fatto", ha detto il responsabile scientifico della missione Juno, Scott Bolton, quando il motore della sonda si è spento e il veicolo ha raggiunto la posizione corretta nell'orbita di Giove per cominciare la prima delle 37 orbite previste.
Un viaggio durato cinque anni - Lanciata il 5 agosto 2011, Juno (JupiterNear-polarOrbiter) è stata realizzata dal Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e ha viaggiato per cinque anni, percorrendo quasi tre miliardi di chilometri. Juno è la prima missione a sorvolare i poli del pianeta. Con i suoi nove strumenti, due dei quali italiani, nei prossimi sei anni raccoglierà dati sul pianeta che con la sua mole ha condizionato la storia del nostro sistema planetario.