damasco nel mirino

Le accuse del Pentagono: "C'è il regime di Assad dietro l'attacco chimico in Siria"

Le accuse del generale James Mattis. Il capo del Pentagono ha sottolineato che il principale obiettivo degli Stati Uniti resta la sconfitta dell'Isis

11 Apr 2017 - 23:39
 © -afp

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"Non ci sono dubbi che il regime siriano sia dietro all'attacco con armi chimiche vicino a Idlib". Lo ha detto il capo del Pentagono, il generale James Mattis, nella sua prima dichiarazione pubblica dopo la risposta dell'amministrazione Usa con il lancio di 59 missili contro una base militare del regime di Bashar al Assad. "Il principale obiettivo degli Stati Uniti resta la sconfitta dell'Isis", ha poi aggiunto.

"Con Russia situazione non andrà fuori controllo" - "La situazione non andrà fuori controllo". Così Mattis a domande dei giornalisti sulle possibili ripercussioni dell' l'attacco lanciato dagli Usa nel rapporto con la Russia. "Sono sicuro che la Russia agirà nel suo interesse, e non è nel suo interesse che la situazione vada fuori controllo", ha aggiunto il generale Mattis. "Ci sono limiti a ciò che possiamo fare in Siria", ha quindi sottolineato il capo del Pentagono.

Attacco chimico Siria, "no prove complicità russa" - In precedenza la Casa Bianca aveva negato un diretto coinvolgimento della Russia e una sua eventuale complicità nell'attacco chimico in Siria su cui "non c'è consenso nell'intelligence". A chiarirlo era stato il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer. Le prove mostrano infatti che "la Siria ha preparato l'attacco con armi chimiche nella base che condivide con le forze russe", e che successivamente Mosca "ha cercato di coprire l'attacco con una campagna di disinformazione", ma non è chiaro se il Cremlino sapesse in anticipo del piano d'attacco siriano.

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