Libano, vende penne per strada: raccolti migliaia di euro dal crowdfunding
© twitter |
© twitter |
Un attivista islandese ha creato una campagna fondi per aiutare un rifugiato palestinese e i suoi bambini. Già raccolti oltre 120mila dollari
Una semplice foto, Twitter e la solidarietà potrebbero aver cambiato la vita di un rifugiato e dei suoi figli. Tutto è nato da un attivista islandese, Gissur Simonarson, che ha postato sul social l'immagine di un uomo mentre vende penne in strada a Beirut con la figlia, addormentata, caricata sulle spalle. Una foto che ha commosso migliaia di persone e che ha spinto Simonarson a lanciareuna raccolta fondi, che ha già superato i 120mila dollari.
© twitter |
© twitter |
La storia, da giorni, sta facendo il giro del web, coinvolgendo migliaia di persone, disposte a dare il loro piccolo contributo. Simonarson ha creato l'acount #BuyPens e nel giro di 24 ore con l'aiuto della rete ha individuato l'uomo: si chiama Abdul, è un palestinese scappato dal campo profughi di Yarmuk, a Damasco, e rifugiatosi in Libano con i due figli di 4 e 9 anni.
L'attivista islandese non si è fermato qui, ha deciso di sfruttare la potenzialità dei social e di lanciare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo. Tanto è bastato perché la foto di Abdul con la piccola Rem, 4 anni, venisse ripressa dai media e che oltre 88 Paesi contribuissero alla raccolta fondi. Nel frattempo Simonarson ha incontrato Abdul e i suoi bambini e si è messo in contatto con l'Unicef per garantire il loro trasferimento e l'assistenza necessaria. Tutto grazie a una foto su Twitter.