LIVE
Ultimo aggiornamento: 5 anni fa

VERTICE DI BERLINO

Libia, ok di Sarraj e Haftar al monitoraggio della tregua | Merkel: "Accordo unanime su soluzione politica"

Conte: "Italia pronta al monitoraggio della pace". Guterres: "Tutti si sono impegnati a fermare interferenze negli interessi libici"

19 Gen 2020 - 19:55
1 di 47
© Ansa
© Ansa
© Ansa

© Ansa

© Ansa

"Sarraj e Haftar si sono resi disponibili per creare un comitato militare che sarà la base per garantire un cessate il fuoco permanente". Lo ha detto Angela Merkel al termine della Conferenza di Berlino sulla Libia. "Tutti sono d'accordo: abbiamo bisogno di una soluzione politica e non c'è alcuna possibilità per una soluzione militare", ha aggiunto, precisando che "vogliamo rispettare l'embargo delle armi con maggiori controlli". 


"La conferenza di Berlino ha raggiunto i risultati che si era data. Non sono stati risolti tutti i problemi, ma è stato compiuto il passo in avanti che aspettavamo. Tutti gli attori al tavolo, coinvolti nel conflitto in Libia, hanno infatti firmato una dichiarazione finale che contiene quanto richiesto dall'Italia in queste settimane". Così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo il quale "bisogna comunque essere cauti e continuare a lavorare ogni giorno".


"Il governo italiano non si è mosso: in Libia sono arrivati tutti, i turchi, i francesi, tranne l'Italia. E questo è un problema per la sicurezza degli italiani. Nelle ultime ore sento dire da libici che molti terroristi sarebbero partiti per le coste italiane. E questo mi preoccupa molto". Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini.


Non c'è stato ancora nessun "dialogo serio" tra i belligeranti, tra Fayez al Sarraj e il generale Khalifa Haftar. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov al termine della Conferenza di Berlino.


"Sui pozzi petroliferi le due parti si sono impegnate a cercare un accordo". Così il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas al termine della conferenza di Berlino sulla Libia.


Alla base del documento "c'è un impegno di tutti gli stakeholders, comunità internazionale compresa, ad evitare ingerenze" in Libia, spiega il premier Giuseppe Conte dopo la Conferenza di Berlino.
 


"Oggi è un giorno meraviglioso". Lo ha detto l'inviato speciale dell'Onu per la Libia Ghassem Salamè, con l'auspicio che da domani si possa implementare tutto quello che è stato deciso.


"Sarraj e Haftar oggi si sono resi disponibili per un secondo passo, per creare un comitato militare, ci hanno dato dei nomi per il prossimo incontro che sarà la base per garantire un cessate il fuoco permanente". Così la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine della conferenza di Berlino sulla Libia.
 


"Ci possiamo ritenere soddisfatti perché comunque abbiamo ottenuto passi avanti". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con Luigi Di Maio al punto stampa dopo la Conferenza di Berlino sulla Libia. "Ne abbiamo parlato e l'Italia è disponibile ad essere in prima fila per un impegno di responsabilità anche sul monitoraggio della pace. Ovviamente dovremo passare dal Consiglio di sicurezza dell'Onu".


"Tutti gli Stati sono d'accordo: abbiamo bisogno di una soluzione politica e non c'è alcuna possibilità per una soluzione militare". Lo ha detto Angela Merkel al termine della conferenza di Berlino sulla Libia. "Abbiamo messo a punto un piano molto ampio, tutti hanno collaborato in modo molto costruttivo, tutti sono d'accordo sul fatto che vogliamo rispettare l'embargo delle armi con maggiori controlli rispetto al passato". 


E' terminata, dopo circa quatto ore, la Conferenza di Berlino sulla Libia. Al summit seguirà una conferenza stampa con la Cancelliera Angela Merkel, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, l'inviato delle Nazioni Unite in Libia Ghassam Salamè e il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.


Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lasciato la cancelleria e la conferenza di Berlino.


I leader libici Sarraj e Haftar, a quanto riferiscono fonti vicine al dossier mentre la Conferenza di Berlino è ancora in corso, hanno nominato i membri della commissione militare '5+5' che, secondo il piano di azione Unsmil, dovrebbe avere il compito di monitorare il cessate il fuoco e stabilire la linea degli schieramenti. Nei giorni scorsi era stato soprattutto il generale Haftar a dirsi contrario alla composizione della
commissione.


Il tavolo dei lavori del vertice di Berlino sulla Libia si sta riunendo di nuovo. Angela Merkel riferirà le posizioni di entrambi i protagonisti libici, Sarraj e Haftar, dopo averli sentiti separatamente.


"Lavoriamo per un efficace cessate il fuoco e per alimentare un processo politico in modo da rilanciare le funzioni del Consiglio presidenziale libico e del governo libico per una stagione di riforme che riguardino il piano politico-istituzionale, economico, di sicurezza". Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte mentre è ancora in corso la conferenza di Berlino.


"La produzione del più grande campo petrolifero libico, quello di Sharara", nel sud del Paese, "è stata fermata dopo che un gruppo armato fedele" al generale Khalifa Haftar "ha chiuso una valvola nell'oleodotto che porta greggio dal campo alla raffineria di Zawiya": lo riferisce un tweet del sito Libya Observer. 
 


I partecipanti alla conferenza di Berlino hanno approvato la dichiarazione finale sulla Libia. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo cui non ci sarebbero modifiche sostanziali alla bozza circolata nelle ultime ore. Al tavolo dove sono riuniti tutti i Paesi Ue ed extra Ue che hanno dato il loro ok a testo mancano, tuttavia, i due leader libici Sarraj e Haftar.
 


In Libia "affrontiamo un chiaro rischio di escalation regionale" e perciò "ribadiamo il nostro appello a tutti coloro direttamente o indirettamente coinvolti perché facciano di tutto per sostenere un'efficace cessazione delle ostilità e mettano a tacere le armi". E' un passaggio del discorso rivolto dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ai partecipanti alla conferenza di Berlino. "Le violazioni incessanti e palesi dell'embargo sulle armi - dice ancora - devono cessare".
 


"Ora è il momento per i libici di decidere il futuro per se stessi, libero dalla violenza alimentata da attori esterni. Esortiamo tutte le parti a cogliere questa opportunità, attraverso la mediazione facilitata
dall'Onu, per affrontare le questioni politiche, economiche e di sicurezza che li dividono". Lo scrive su Twitter, da Berlino, il segretario di Stato Usa Mike Pompeo.
 


L'invio di combattenti siriani filo-turchi in Libia deve "cessare". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando alla conferenza di Berlino.


A circa un'ora dall'inizio della Conferenza di Berlino i due leader libici Sarraj e Haftar, secondo diverse fonti, non hanno avuto contatti. Al momento si trovano in due stanze separate della Cancelleria tedesca, sede del summit.
 


Sono iniziati i lavori al vertice di Berlino sulla Libia. In cancelleria Angela Merkel ha ricevuto tutti i leader internazionali invitati: soltanto la Tunisia ha rifiutato perché coinvolta tardivamente. Una conferenza stampa conclusiva è attesa in serata. Secondo informazioni trapelate da fonti diplomatiche italiane, Merkel incontrerà i giornalisti insieme al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Non è però escluso, secondo altre fonti, che si aggiungano altri protagonisti del vertice.
 


Il generale libico Khalifa Haftar deve porre fine "a un suo atteggiamento ostile". Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo alla conferenza di Berlino. 


Il premier libico Fayez Al Sarraj e il generale Khalifa Haftar hanno avuto colloqui con la cancelliera Angela Merkel, prima dell'inizio del vertice di Berlino. Lo ha scritto la Dpa, secondo cui i due incontri, a cui c'era anche il ministro degli Esteri Heiko Maas, sono avvenuti separatamente. 


Sulla Libia "l'Europa non è arrivata tardi, ci siamo sempre stati". Giuseppe Conte replica così alle parole del premier libico Al Sarraj sul fatto che gli europei sarebbero arrivati "tardi e divisi" a intervenire sulla crisi del Paese. E aggiunge: "Nelle ultime fasi l'Europa sta maturando la convinzione che su questi dossier deve muoversi con la massima determinazione e a una voce sola". 


"Se l'accordo politico che si raggiungerà in Libia è forte non ci sarà bisogno di molte persone sul terreno, se sarà debole non ci saranno mai abbastanza soldati sul terreno per mantenere la pace". Lo ha detto l'inviato speciale dell'Onu Ghassan Salamè a margine della conferenza di Berlino sull'eventualità che nel Paese sia schierata una forza di interposizione europea sotto l'egida dell'Onu.


"A Berlino, il ministro degli Ester turco Cavusoglu e io abbiamo discusso del processo di pace libico - scrive su Twitter il segretario di Stato Usa Mike Pompeo -. Abbiamo concordato sulla necessità di un accordo per un cessate il fuoco formale e un meccanismo di monitoraggio credibile". 


"La Commissione europea è pienamente impegnata a sostenere i risultati della Conferenza sulla Libia" e pronta a "sostenere la loro attuazione". Così la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen su Twitter. "Il popolo libico - aggiunge - ha sofferto troppo a lungo. Tutta l'Africa settentrionale è colpita dalla difficile situazione in Libia. E' un'ottima iniziativa, quella degli ospiti tedeschi di aver portato tutti gli attori chiave al tavolo della Conferenza di Berlino". 


"Oggi si svolge a Berlino una conferenza volta a discutere della crisi in Libia - ha detto Papa Francesco dopo la recita dell'Angelus -. Auspico vivamente che questo vertice, così importante, sia l'avvio di un cammino verso la cessazione delle violenze e una soluzione negoziata che conduca alla pace e alla tanto desiderata stabilità del Paese". 


"Una lunga esperienza ci fa essere dell'avviso che ci sia da dubitare della serietà dell'altra parte". Così il premer Fayez Al Sarraj in un'intervista alla Dpa, prima dell'inizio del vertice di Berlino sulla Libia, Senza citare esplicitamente il generale Khalifa Haftar, Sarraj ha aggiunto: "Tutti sanno che aspira al potere ad ogni costo". 


"Con la Conferenza di Berlino la diplomazia è di nuovo al centro - dice Di Maio -, la conferenza rimette al centro la soluzione politica. Quando si dialoga attorno a un tavolo i Paesi Ue avanzano, quando c'è una guerra arretrano". 


"Vari Paesi dell'Ue sono pronti a mettere in atto una missione di monitoraggio per far rispettare l'embargo - dice Luigi Di Maio dopo il bilaterale con il suo omologo egiziano Sameh Shoukry -. In Libia non devono entrare più armi. Nell'ambito dell'ombrello Onu e con precise regole sul cessate il fuoco e sullo stop alla vendita delle armi, penso che l'Italia possa far parte di una missione di interposizione". 


"I protagonisti di questa escalation devono avere a cuore le sorti del popolo libico. Se Haftar e gli altri attori mettono al centro il bene del popolo libico tutto sara' piu semplice". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio da Berlino, dove oggi e' attesa la Conferenza sulla Libia.


"Esortare le parti libiche a fermare tutte le ostilita' contro le strutture petrolifere" del Paese. E' uno dei punti contenuti nella bozza della dichiarazione finale della Conferenza di Berlino, secondo le ultime anticipazioni riportate da Al Arabiya in un tweet.


Salta la conferenza stampa congiunta alla fine del vertice di Berlino. Lo apprende l'Ansada fonti diplomatiche. Angela Merkel chiuderà il summit incontrando i giornalisti insieme al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.


"L'Europa deve fare autocritica. Gli europei sono arrivati troppo tardi". Lo dice il premier libico Fayez al Sarraj al Welt am Sonntag. Il primo ministro Sarraj si mostra deluso anche per le divergenze delle posizioni in Europa sulla questione libica, con la Francia piu' favorevole al rivale Haftar. "Ci saremmo aspettati che la Ue si schierasse in modo chiaro contro l'offensiva di Khalifa Haftar, e che aiutasse a risolvere la crisi attuale".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri