Il 73enne ascolano è in territorio libico da un anno e mezzo: secondo la Procura marchigiana sarebbe trattenuto da un’autorità del Paese per traffico internazionale d'armi
Franco Giorgi, 73enne ascolano, è sparito un anno e mezzo fa in Libia: l'ultimo contatto con la sua famiglia risale a nove mesi fa, quando telefonò a suo fratello per dirgli che era trattenuto da qualche parte perché non era riuscito a consegnare una partita di armi a una organizzazione che lo aveva già pagato. Da allora, il silenzio. Ma pur in assenza di notizie ufficiali di una qualche autorità libica, la magistratura ascolana ha fondati motivi per ritenere che Giorgi sia attualmente detenuto in Libia per il reato di intermediazione nel traffico internazionale di armi e materiali d’armamento.
Insomma, la vicenda che pareva un caso di rapimento si tinge di giallo e assume i caratteri di un intrigo internazionale. Nei confronti di Giorgi la Procura marchigiana ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare. Per i magistrati italiani che lavorano con la polizia slovena e con quella di Londra, Giorgi potrebbe trovarsi ina una prigione di Tobruk insieme con altre tre persone coinvolte nella stessa inchiesta: l’egiziano Gamal Saad Rezkalla Botros, i libici Ibrahim Khalifa Alarbi El Tumi e Mohamed Khalifi Alarbi El Tumi, indagati per traffico internazionale di armi in concorso.