Duro comunicato del governo di Tripoli: " In caso di ulteriori violazioni non staremo a guardare". Media vicini ad Haftar: "Il cessate il fuoco regge"
Le due parti nella guerra civile libica si sono accusate reciprocamente di aver infranto la tregua mediata a livello internazionale a poche ore dalla sua entrata in vigore. Il governo di Fayez Al Sarraj denuncia violazioni "a Salaheddin e a Wadi Rabie" e ribadisce che "la piena attuazione del cessate il fuoco potrà avvenire solo con il ritiro dell'aggressore da dove è venuto", in riferimento al generale Haftar.
Nel comunicato, l'esecutivo di Sarraj ha messo in guardia le truppe di Haftar: "In caso di ulteriori violazioni il Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico non resterà a guardare e la sua risposta sarà violenta e ferma".
Anche alcuni media pro Haftar hanno segnalato violazioni al cessate il fuoco entrato in vigore dalla mezzanotte in Libia. "Le milizie che fanno capo al governo di accordo nazionale libico hanno violato la tregua su più di un fronte con ogni tipo di armi, compresa l'artiglieria", ha affermato Al-Mabrouk Al-Gazawi dell'Esercito nazionale libico al sito informativo libico Al Marsad, assicurando tuttavia il rispetto dell'ordine del cessate il fuoco.
In considerazione della delicata situazione, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha avuto alcune conversazioni telefoniche rispettivamente con aerraj, con Angela Merkel e con Vladimir Putin. Al centro dei colloqui vi sono stati ovviamente i recentissimi sviluppi sul dossier libico, con particolare riferimento all'attuale "cessate il fuoco" e alla prosecuzione del processo di Berlino.