La Ue ribadisce: "Non c'è soluzione militare alla crisi". Ma i due schieramenti sembrano pronti a farsi guerra. E le milizie annunciano: abbattuto un drone turco
Il parlamento turco ha approvato la mozione che autorizza l'invio di truppe in Libia a sostegno delle forze del governo di Tripoli del premier Fayez Al Sarraj, per contrastare l'attacco delle milizie del generale Khalifa Haftar. I deputati che hanno votato a favore della mozione sono stati 325, quelli contrari 184. La misura prevede un mandato di un anno per il dispiegamento delle truppe. L'esercito di Haftar: già abbattuto drone turco
L'esercito di Haftar: pronti a combattere Un alto ufficiale delle forze del generale Khalifa Haftar ha affermato che l'Esercito nazionale libico (Lna) "non permetterà la presenza di qualsiasi forza turca ostile sul territorio libico e ha aggiunto che" la formazione "è pronta a combattere". Lo scrive il sito di Al Arabiya sintetizzando dichiarazioni di Khaled al-Mahjoub, capo della direzione Guida morale del Comando generale dell'Lna.. L'ufficiale "ha sottolineato l'attuazione di misure militari di precauzione per essere pronti ad un eventuale scontro" con "le forze turche", scrive ancora il sito.
Libia: forze Haftar, abbattuto un drone turco L'abbattimento di un "drone turco" ad Ain Zara, una zona sud-orientale di Tripoli a 12 km in linea d'aria dal centro della capitale libica, viene annunciato dalla pagina Facebook della "Divisione informazione di guerra" del forze del generale Khalifa Haftar.. L'informazione viene accreditata da tweet di Al Arabiya e Sky News Arabiya che citano proprie fonti. Già il mese scorso le forze di Haftar avevano annunciato l'abbattimento di un drone turco nella stessa zona.
L'Ue ribadisce: "Non c'è soluzione militare alla crisi" "Abbiamo sottolineato in varie occasioni, l'ultima è stata il 23 dicembre, che non esiste una soluzione militare per il conflitto in Libia". Così uno dei portavoce del servizio di azione esterna dell'Unione europea ha commentato gli sviluppi della situazione libica. "L'Ue ribadisce a tutte le parti interessate il suo appello a cessare tutte le azioni militari e riprendere il dialogo politico", ha sottolineato il portavoce.
Il Pd: "L'Ue intervenga e Di Maio riferisca alle Camere" "Siamo molto preoccupati per il via libera da parte del parlamento turco all'invio di truppe in Libia". Lo hanno dichiarato i deputati Pd Lia Quartapelle, capogruppo in commissione Esteri a Montecitorio, ed Enrico Borghi, membro del Copasir e della commissione Difesa della Camera. "E' necessario che l'Ue intervenga per trovare una soluzione politica al conflitto. Chiediamo, insieme a Graziano Delrio, che il ministro Di Maio venga a riferire in Aula dopo la missione Ue da lui organizzata per il 7, al momento l'unica proposta concreta per far riprendere una necessaria iniziativa comune europea."