Inascoltato l'appello dell'Onu, che chiedeva alle parti in guerra l'impegno per "un cessate il fuoco duraturo"
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Nonostante l'adozione mercoledì di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che chiedeva alle parti in guerra in Libia l'impegno per "un cessate il fuoco duraturo", si registrano nuovi combattimenti a sud di Tripoli tra le truppe del governo di accordo nazionale (Gna) e quelle del maresciallo Khalifa Haftar. Lo hanno riferito testimoni e forze leali al Gna.
Tutti i voli da e per l'aeroporto di Mitiga, l'unico funzionante a Tripoli, sono stati sospesi. Lo ha confermato il viceministro dei Trasporti, Hisham Abu Shikawat. Per il The Libya Observer, tra i passeggeri prevale uno stato di panico.
Intanto la Nato fa sapere di "non essere sul terreno in Libia", ma di "sostenere fermamente gli sforzi guidati dall'Onu per trovare una soluzione negoziata". "Siamo pronti ad aiutare la Libia col rafforzamento delle capacità, se i libici lo chiederanno e se ci saranno le condizioni", ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, rispondendo ad una domanda, alla conferenza stampa a margine della due giorni di lavori dei ministri della Difesa dell'Alleanza.