A DUE GIORNI DALL'ATTACCO

Lione, Yassin Salhi ha confessato Indagini sul selfie inviato in Canada

L'attentatore, arrestato per l'attacco alla fabbrica di Saint-Quentin-Fallavier e la decapitazione del suo datore di lavoro, ha ammesso le responsabilità

28 Giu 2015 - 18:48

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L'uomo arrestato con l'accusa di aver decapitato il suo datore di lavoro, Hervé Cornara, e attaccato un impianto di gas di Saint-Quentin-Fallavier, vicino a Lione, ha confessato. Yassin Salhi, 35 anni, dopo diverse ore in silenzio, ha ammesso le proprie responsabilità. Intanto gli investigatori si concentrano sul selfie con la testa decapitata della vittima che Yassin ha inviato sabato mattina a un numero di telefono in Canada.

Lione, Yassin Salhi ha confessato Indagini sul selfie inviato in Canada

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© -afp  | Hervé Cornara, l'imprenditore ucciso e decapitato da Yassin Salih
© -afp  | Hervé Cornara, l'imprenditore ucciso e decapitato da Yassin Salih
© -afp  | Hervé Cornara, l'imprenditore ucciso e decapitato da Yassin Salih

© -afp | Hervé Cornara, l'imprenditore ucciso e decapitato da Yassin Salih

© -afp | Hervé Cornara, l'imprenditore ucciso e decapitato da Yassin Salih

Secondo fonti vicine agli inquirenti, l'uomo avrebbe dichiarato di aver ucciso Cornara dentro la sua automobile in un parcheggio prima di raggiungere la fabbrica dove ha tentato di provocare un'esplosione. Salhi sarà ora trasferito nella sede di Parigi dell'Antiterrorismo per ulteriori interrogatori.

L'uomo ha iniziato a collaborare con gli inquirenti dopo molte ore in silenzio. Inizialmente aveva infatti detto agli investigatori di soffrire di amnesia e di non ricordare nulla di quanto accaduto venerdì mattina.

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