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London Bridge, l'Isis rivendica l'attacco: "E' un nostro combattente"

Il 28enne Usman Khan è stato ucciso dalla polizia dopo aver accoltellato a morte due persone e ferito almeno altre tre. Il gruppo terrorista ha rivendicato l'azione ma senza fornire alcuna prova

30 Nov 2019 - 22:15
Usman Khan | Fonte: polizia inglese © Tgcom24

Usman Khan | Fonte: polizia inglese © Tgcom24

L'Isis ha rivendicato l'attacco avvenuto sul London Bridge, nel cuore di Londra. Lo riferisce il Site, sito di monitoraggio della galassia jihadista, spiegando che lo Stato islamico ha definito l'aggressore, Usman Khan, un suo "combattente". Il gruppo terrorista ha rivendicato l'azione ma senza fornire alcuna prova. Il 28enne è stato ucciso dalla polizia durante l'attentato. 

Khan era un jihadista in libertà vigilata che frequentava un corso di riabilitazione per ex detenuti; oltre al coltello, indossava anche una falsa cintura esplosiva. Il bilancio delle vittime dell'attacco è di due morti e tre feriti, uno dei quali in condizioni gravi. Non è invece ancora del tutto chiara la dinamica dell'aggressione, iniziata nella Fishmongers' Hall, dove si teneva il corso, per poi proseguire verso il London Bridge.

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