SCANDALO NELLA CITY

Londra, party di beneficenza per soli uomini: hostess "sexy" e molestate | "Imponevano il colore degli slip"

Scandalo a Londra dopo reportage di una giornalista infiltrata. Il Club organizzatore costretto alla chiusura

25 Gen 2018 - 07:42
 © ansa

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Una giornalista del Financial Times si è infiltrata a una serata di gala di beneficenza "per soli uomini" organizzata dal Presidents Club Charity Dinner e nel suo reportage ha raccontato come nel corso della serata le ragazze assunte siano state molestate con palpeggiamenti, commenti volgari, proposte sessuali. A tutte era stato chiesto di vestirsi con abiti scuri molto corti, biancheria intima dello stesso colore e "scarpe nere sexy" con i tacchi alti.

Lo scandalo molestie sessuali non conosce confini: questa volta la denuncia riguarda i magnati ospiti a Londra dell'esclusivo President Club Charity Dinner, annuale galà di beneficenza (rigorosamente per soli uomini), pescati da due reporter sotto copertura del Financial Times ad allungare le mani e a rivolgere proposte indecenti alle hostess - quasi tutte studentesse - arruolate per la serata.

Lo scandalo ha messo a soqquadro la reputazione di un bel pezzo di Londra che conta, fra tentativi di prese di distanza e reazioni di sdegno più o meno sincere. Mentre un'ombra di vergogna s'abbatte su un'iniziativa capace pure di raccogliere nelle sue varie edizioni 20 milioni di sterline da destinare a scopi caritativi. Il racconto fatto da Madison Marriage, una delle giornaliste infiltratesi fra le stesse hostess, non sembra lasciare molto spazio alle giustificazioni, del resto. Quella serata a porte chiuse, nel lusso di uno dei saloni del Dorchester Hotel, pare abbia avuto tutte le caratteristiche del festino.

I palpeggiamenti e le proposte indecenti - Mentre si mangiava, si beveva e si consumavano le litanie dell'asta di beneficenza (in palio fra l'altro un pranzo con il ministro degli Esteri, Boris Johnson, o una cena con il governatore della Bank of England, Mark Carney), andava in scena anche altro. Con signori in smoking del business, delle istituzioni finanziarie e della politica britannica impegnati a palpeggiare le ragazze, a invitarle a salire in camera, in qualche caso a proporre loro di brindare, di spogliarsi, di "ballare sul tavolo".

Le istituzioni hanno rifiutato le offerte - Letto il Financial Times, fonte al di sopra di ogni sospetto di sensazionalismo o di pregiudizio contro l'establishment degli affari, i vertici del benemerito ospedale pediatrico Great Ormond Street, uno dei destinatari delle donazioni di quest'anno, non hanno esitato - come altri - ad annunciare la restituzione di tutto il denaro incassato.

La direzione del Dorchester e la Wpp, agenzia pubblicitaria coordinatrice dell'evento, hanno a loro volta fatto sapere di voler rompere i ponti col President Club Charity Dinner, pur precisando di non essersi accorti di nulla. Mentre il comico David Walliams, ospite d'onore di questa edizione, ha twittato per puntualizzare di aver lasciato la compagnia subito dopo la sua esibizione dal palco "alle 23:30". E d'essere rimasto "inorridito" di fronte alla ricostruzione del Ft.

Dress code scandaloso: "Abiti sexy e tacchi alti" - Difficile tuttavia non restare perplessi su certi aspetti rganizzativi della serata (e scettici sull'impegno dei promotori a svolgere ora "un'indagine approfondita") a leggere le regole del 'dress code' imposto alle 130 hostess prescelte: tutte ragazze giovani e graziose, pagate 150 sterline per un orario compreso fra le 20 e le 2 di notte e chiamate a indossare gonna cortissima e tacchi a spillo. Con tanto d'indicazione aggiuntiva sul colore degli slip. Dettagli che indignano esponenti politiche britanniche d'ogni orientamento, da Theresa May alla presidente della Commissione parlamentare per le Donne e la Parità, Maria Miller, convinte della necessità di estendere all'ovattato mondo dell'aristocrazia del denaro nuove regole più severe in materia di molestie.

Presidents Club verso chiusura - E alla fine a gettare la spugna è proprio il Presidents Club, l'organizzazione di businessmen e top manager della City. Lo annuncia una nota, ripresa dalla Bbc, nella quale si rende noto che il club chiuderà i battenti dopo aver ridistribuito "in modo efficiente" ad istituzioni caritative che si occupano di bambini i residui fondi raccolti rimasti in cassa.

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