"Deny, Delay, Depose"

Minaccia l'assicurazione sanitaria con le parole di Luigi Mangione: arrestata

Florida, la donna è accusata di minaccia di omicidio e atti di terrorismo. "Le assicurazioni sono malvagie e si sono meritate il karma" ha detto alla polizia

14 Dic 2024 - 11:44
 © Ansa

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"Deny, delay, depose" (Negare, ritardare, deporre, ndr). Sarebbero le parole pronunciate da Briana Boston, residente in Florida, che le sono costate le manette. Il motivo? Sono le stesse parole scritte da Luigi Mangione sui bossoli esplosi contro Brian Thompson, il ceo del colosso delle assicurazioni americane ucciso in strada a New York. Ma anche le stesse utilizzate dalle assicurazioni sanitarie per negare i rimborsi ai pazienti.

Secondo quanto ricostruito da Il Post, in una telefonata la donna avrebbe detto a un dipendente della Blue Cross Blue Shield: "Deny, delay, depose - aggiungendo - you people are next" (voi siete i prossimi, ndr). L'ira della 42enne sarebbe scattata per la mancata approvazione da parte della compagnia assicurativa di alcune spese mediche. Alla polizia la donna avrebbe riferito che le assicurazioni sanitarie "si sono meritate il karma del mondo perché sono malvagie", ma anche di aver usato le parole legate all’omicidio di Thompson perché è quello "di cui si parla in televisione e sui giornali al momento".

Briana Boston è stata arrestata con l'accusa di minaccia di sparatoria e atto di terrorismo. Per la donna, incensurata e madre di tre figli, gli avvocati hanno chiesto che venisse rilasciata senza cauzione. Cauzione che, invece, in attesa del processo, è stata fissata dal giudice a centomila dollari facendo riferimento alla "situazione in cui il Paese è al momento". 

A Torino frasi pro Mangione

 In Italia non mancano i sostenitori del 26enne di origini siciliane. "Luigi Mangione libero" è, infatti, la scritta apparsa sui muri in uno dei bagni di Palazzo Nuovo, una delle sedi dell'università subalpina, accompagnata dal simbolo della falce e martello con una piccola stella a cinque punte. Una scritta che, con ogni probabilità, porta la firma dei vari studenti ritrovatisi nell'ateneo per il corteo avvenuto nelle scorse ore.

Proseguono le indagini su Luigi Mangione

 Nel frattempo proseguono le indagini su Luigi Mangione. L’ultimo aggiornamento riguarda una nota da parte di UnitedHealth Group, la compagnia assicurativa di cui Thompson era il ceo, secondo la quale non esiste alcun documento che indichi il 26enne come un cliente assicurato. Una tesi confermata anche da Joseph Kenny, capo degli investigatori del Dipartimento di Polizia di New York. "Non abbiamo alcuna indicazione che sia mai stato un cliente di United Healthcare - ha detto - ma Mangione la menziona come la quinta più grande compagnia in America, il che la renderebbe la più grande organizzazione sanitaria negli Stati Uniti. Forse è per questo che ha preso di mira quella compagnia". 

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