Reduce dal viaggio in Europa, il presidente si è lamentato della cucina del Quirinale e dell'Eliseo. "Porzioni piccole e troppo sofisticate"
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontra il Capo di Stato brasiliano, Inacio Lula da Silva © Tgcom24
Tornato in Brasile dopo il viaggio che lo ha visto passare anche in Italia e Francia, il presidente Lula ha voluto commentare la sua esperienza sul proprio canale YouTube. Quello che è emerso, nonostante la forte tradizione culinaria del nostro paese (ma anche di quello francese), è la poca soddisfazione del leader brasiliano verso quanto è stato servito durante i pranzi e le cene con i presidenti Mattarella e Macron.
La critica principale che è emersa riguarda le porzioni, ritenute troppo piccole, ma anche l'estrema sofisticatezza di alcuni piatti. "Tutto è molto sofisticato, e talvolta non capisci neppure di cosa si tratta". Il leader ha rivelato di preferire una cucina più "popolare" e soprattutto abbondante: "Non c'è un grande vassoio in cui puoi scegliere e avere quel che desideri. Francamente io non ci sono abituato. Ho bisogno della quantità: sarà pure ingordigia ma mi piace la quantità”. Infine Lula si è anche lamentato dell'assenza di alcuni piatti tipici brasiliani come la rabada (zuppa di coda di bue con cipolla e verdure) e la galinhada (stufato di riso e pollo, profumato allo zafferano).
Il presidente in generale non sembra apprezzare i pranzi "ufficiali": "Nelle visite ufficiali non si mangia bene. Primo, perché in un palazzo non si mangia bene da nessuna parte del mondo; secondo, perché non posso mai andare al ristorante perché devo mangiare in albergo, e il cibo degli alberghi non è buono”.
Se per il Quirinale e L'Eliseo non sono mancate critiche, è andata meglio a Portogallo e Spagna, altri paesi visitati dal presidente brasiliano durante il suo "tour" europeo. Per loro nessun rimprovero, per cui i cuochi francesi e italiani potranno chiedere consigli prima della prossima visita. Lula sarà presto in visita a Bruxelles, per un vertice tra l’Ue e i Paesi del Mercosur: vedremo se le critiche verranno ascoltate e se il palato del premier verrà questa volta soddisfatto.