Negli scorsi anni i due paesi hanno rilasciato più di 6mila documenti - raccogliendo quasi 8 miliardi di euro - in alcuni casi anche a persone accusate di aver commesso crimini nei loro paesi d'origine
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La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro Cipro e Malta per una pratica molto diffusa nelle due isole negli ultimi anni: la concessione di cittadinanze agevolate - che consentono la libera circolazione nell'Unione - in cambio di investimenti da milioni di euro, soprattutto nel settore immobiliare. Questi programmi sono una boccata d'ossigeno per due paesi in difficoltà economica, ma in alcuni casi coinvolgono personaggi facoltosi con problemi con la giustizia nei paesi di provenienza.
In ballo miliardi - In sette anni - da quando questo tipo di programmi sono stati avviati per la prima volta a Cipro - i due paesi hanno rilasciato oltre 6mila passaporti incassando quasi 8 miliardi di euro. Una recente inchiesta di Al Jazeera ha mostrato che a Cipro spesso nelle procedure sono coinvolti anche politici di spicco. Queste iniziative preoccupano la Commissione, che non a caso ha dichiarato che "la concessione della cittadinanza dell'UE per pagamenti o investimenti predeterminati senza alcun legame reale con gli Stati membri interessati mina l'essenza della cittadinanza dell'UE".
La procedura - Il meccanismo della procedura di infrazione è abbastanza macchinoso e blando: le sanzioni economiche colpiranno i paesi solo se non modificheranno i loro programmi entro la fine del processo. Forse per questo Cipro e Malta non correggono immediatamente il tiro: il primo paese ha dichiarato che non concederà più questo tipo di passaporti a partire dal primo di novembre, anche se continuerà ad esaminare le richieste arretrate; il governo maltese addirittura sfida apertamente l'Unione continuando per la sua strada, tanto che il primo ministro Robert Abela ha dichiarato: "Difenderemo Malta".