Il Paese potrebbe diventare il primo nell'Ue con l' "erba" libera. Nei Paesi Bassi l'uso del "fumo" non è legale ma solo tollerato
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Il Lussemburgo è pronto a legalizzare l'uso ricreativo della cannabis. L'annuncio arriva dal ministro della Sanità Étienne Schneider che, in un'intervista a Politico.eu, ha affermato: "La politica antidroga degli ultimi cinquant'anni non ha funzionato. Il divieto non fa che rendere la cosa più appetibile per i giovani. Io spero che ognuno di noi riesca ad adottare un atteggiamento più aperto nei confronti della droga".
La riforma, promossa da una coalizione di sinistra, dovrebbe essere presentata entro la fine del 2019. Se attuata, questa legge segnerà la fine della criminalizzazione dell'uso di cannabis, anche per i cittadini minorenni. A condizione che un singolo cittadino non abbia con sé più di cinque grammi di sostanza.
Nelle intenzioni di Schneider la nuova legge servirà soprattutto a migliorare la salute dei cittadini, visto che della marijuana acquistata sul mercato nero spesso non si conosce la qualità e la provenienza. L’illegalità, inoltre, secondo il ministro rende più facile per i consumatori di marijuana avvicinarsi a droghe più pesanti attraverso gli spacciatori.
Con questa decisione senza precedenti, il Lussemburgo prende le distanze anche dai Paesi Bassi dove, diversamente da quello che tutti pensano, il consumo e la vendita di cannabis non sono legali, ma solo tollerati. La riforma prevederebbe infine il divieto della coltivazione di cannabis in casa propria e la vendita ai non residenti. Questo per scoraggiare i turisti che potrebbero venire a visitare il Lussemburgo per acquistare marijuana legalmente.