Washington: "Nessuno vuole assistere a un'invasione di Gaza". Ban: "Intollerabile uso eccessivo della forza". Intanto le vittime salgono a 87
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Circa 87 morti, oltre 620 feriti e un numero di razzi che cresce di ora in ora, con una media di un lancio ogni 10 minuti. E' il bilancio di quella che a tutti gli effetti è una guerra in corso nella Striscia di Gaza. "Una tregua non è in agenda", ha detto il premier israeliano Netanyahu, non escludendo la possibilità di un'azione terrestre. "Allentare le tensioni, nessuno vuole assistere a un'invasione di Gaza da Israele", hanno tuonato gli Usa.
Oltre all'altolà arrivato da Washington, si è alzata anche la voce dell'Onu. Il segretario generale Ban Ki Moon, pur condannando l'uso dei razzi da Gaza, ha definito "intollerabile l'eccessivo uso della forza da parte di Israele". Ban - che ha parlato con Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen - ha invitato alla "massima calma" per "evitare il rischio di una ulteriore escalation".
Anche il presidente russo Vladimir Putin ha invocato - durante una telefonata con Benjamin Netanyahu - uno stop "urgente del confronto armato". L'Egitto, mediatore storico tra Hamas e Israele, si muove invece con più lentezza: il presidente al-Sisi, dopo aver rotto con la fazione islamica, è apparso molto cauto anche sui raid israeliani.
Israele "è pronto ad ogni scenario per proteggere" i propri civili, ha detto il presidente Shimon Peres. "Non permetteremo di essere vittime", ha incalzato. Una linea ribadita con forza dall'ambasciatore israeliano all'Onu Ron Prosor secondo cui "Israele non sosterrà un cessate il fuoco" visto che la sua "è un'azione di autodifesa". Dal rappresentante palestinese al Palazzo di Vetro Riyad Mansour è invece arrivato l'appello al Consiglio di Sicurezza per agire "subito per proteggere i civili".
A Gaza la situazione sta peggiorando sempre di più. Le autorità egiziane hanno riaperto il valico con la Striscia di Rafah proprio per consentire l'evacuazione nel Sinai egiziano di palestinesi feriti durante i raid. Uno degli episodi più cruenti è avvenuto su una spiaggia di Gaza: nove palestinesi sono stati uccisi mentre vedevano la partita Olanda-Argentina. Nel meccanismo del conflitto, l'esercito israeliano ha inviato sms per avvertire i residenti di Gaza, fra Beit Lahya e Jabalya, nel nord della striscia, e a Rafah, all'estremità sud, di allontanarsi dalle zone. Ma secondo fonti palestinesi, la polizia di Hamas ha suggerito alla popolazione di ignorare quei messaggi, definendoli "una forma di guerra psicologica".
Obama: "Pronti a mediare" - Il presidente americano Barack Obama ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu condannando i lanci di razzi ed esprimendo preoccupazione per il rischio di un'ulteriore escalation della situazione. Obama ha quindi auspicato che entrambe le parti "facciano di tutto per proteggere le vite dei civili e per ripristinare la calma". "Gli Stati Uniti sono pronti a facilitare la cessazione delle ostilità", ha aggiunto.