M.O., palestinesi bruciano la Tomba di Giuseppe a Nablus: Abu Mazen condanna
© ansa |
© ansa |
Ancora tensioni in Cisgiordania. Israele: "L'attacco ricorda le azioni dei più estremisti elementi islamici"
© ansa
L'incendio appiccato al complesso della Tomba di Giuseppe a Nablus, in Cisgiordania, "è un atto illegale contrario alla nostra cultura, religione e morale". Con queste parole il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l'attacco vandalico effettuato da centinaia di giovani durante la notte, annunciando inoltre l'apertura di un'indagine sull'accaduto. Secondo la tradizione, la tomba ospita il personaggio biblico figlio di Giacobbe e Rachele.
© ansa |
© ansa |
Il sepolcro da anni rappresenta un luogo di attriti tra israeliani e palestinesi. Il santuario venerato è da sempre venerato dagli ebrei ma anche, in tempi meno recenti, dai musulmani.
Anche Israele condanna - "Il direttore generale del ministero degli Esteri di Israele, Dore Gold, condanna l'attacco: "E' stato compiuto solo perché è un luogo dove gli ebrei pregano". Secondo Gold, il fatto dimostra "cosa accadrebbe se i luoghi santi a Gerusalemme fossero nelle mani della leadership palestinese". "Solo Israele - conclude - può proteggere i luoghi santi di tutti a Gerusalemme".
Coloni bloccano accesso Nablus - In seguito all'incendio gruppi di coloni israeliani hanno bloccato uno dei gli accessi a Nablus ed impediscono il transito agli automobilisti palestinesi. Lo riferisce la radio dei coloni "Canale 7".
La storia e il sepolcro - Stando al Vecchio Testamento, Giuseppe divenne influente consigliere del Faraone d'Egitto. In punto di morte espresse la volontà di essere sepolto nelle terre della famiglia a Sichem, l'attuale Nablus. Ed in effetti, secondo la tradizione, Mosè ordinò che le sue ossa fossero riportate nella Terra d'Israele, quando gli ebrei fuggirono dall'Egitto. In seguito alla guerra dei sei giorni del 1967 la tomba è tornata a essere frequentata da fedeli ebrei in numeri crescenti e nell'edificio vicino è stato aperto un collegio rabbinico.
Con gli accordi di Oslo del 1993, tuttavia, Nablus ottenne lo status di città autonoma palestinese e la Tomba rimase al suo interno come enclave aperta al culto ebraico. Da allora, nei momenti di maggiore tensione politica, il santuario è stato oggetto di attacchi di miliziani palestinesi. Così avvenne nel 1996, in due occasioni nel 2000, e poi ancora nel 2002. Da allora, in base ad accordi fra Israele ed Anp, gruppi organizzati di fedeli ebrei hanno accesso una volta al mese alla Tomba di Giuseppe scortati dall'esercito israeliano.
Giornata della collera: 4 morti - E' di quattro morti, tutti palestinesi, il bilancio delle vittime della "giornata della collera" indetta da Hamas in Cisgiordania e a Gaza. A Nablus è morto il 19enne Ihab Hanani, ferito negli scontri con l'esercito israeliano. In precedenza avevano perso la vita due dimostranti e un attentatore, quest'ultimo ucciso dalle forze di sicurezza di Hebron dopo l'accoltellamento di un giovane israeliano.
Obama: "Netanyahu e Abu Mazen fermino le violenze" - Gli Stati Uniti sono "molto preoccupati" per le violenze in Israele che "condanniamo nei termini più forti". A dirlo è il presidente Barack Obama che poi rivolge un appello a Benyamin Netanyahu e Abu Mazen. "Devono fermare le violenze ora e provare a risolvere i problemi - ha detto -. Israele ha il diritto di difendersi e di proteggere i suoi cittadini e i palestinesi hanno il diritto di poter seguire le loro legittime aspirazioni".