Christian Brueckner resterà in carcere almeno fino a settembre 2025 per un altra vicenda di stupro. La piccola britannica era sparita mentre era in vacanza con i genitori in Portogallo
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Il principale sospettato nel caso Maddie è stato assolto dal tribunale regionale di Braunschweig, in Germania, in un processo in cui era imputato di diversi e gravi crimini sessuali. Christian Brueckner, 47 anni, su cui si indaga perché ritenuto il responsabile del rapimento della bimba scomparsa in Portogallo il 3 maggio 2007 all'età di tre anni, resta comunque in carcere, almeno fino a settembre 2025, per scontare una pena per un'altra vicenda di stupro. La piccola Maddie McCann era sparita mentre si trovava nella regione dell'Algarve, in vacanza con i genitori.
Il tedesco era diventato il principale sospetto per la scomparsa di Maddie MacCann dopo che, nel 2020, aveva detto al suo compagno di cella, Laurentiu Codin, di aver rapito una bambina proprio in un appartamento in Algarve, durante un tentativo di furto. All'altro carcerato Brueckner avrebbe detto "di non aver trovato soldi, ma di aver preso una bambina".
Nel processo per crimini sessuali, la Corte ha invece ritenuto Brueckner non colpevoli di tutte e cinque le accuse. La sentenza non è definitiva ed è possibile ricorrere in appello. Contro il 47enne c'erano tre capi d'accusa di stupro e due casi di abusi sessuali su minori in Portogallo. Dopo 38 giorni di processo davanti alla camera penale di Braunschweig, in Bassa Sassonia, i tre giudici togati e due giudici onorari hanno assolto l'imputato.
Tuttavia, il processo a Brueckner è finito sotto i riflettori soprattutto perché l'imputato è sospettato di omicidio della piccola Maddie. Il caso però non è ufficialmente oggetto del procedimento in corso. Al termine dell'audizione delle prove, la Procura ha sostanzialmente mantenuto la sua convinzione e chiesto 15 anni di reclusione con successiva detenzione preventiva. In questo caso, Brueckner non avrebbe potuto essere rilasciato dopo aver scontato la pena.
L'accusa lo riteneva colpevole di due stupri e di due casi di abuso. Nel caso di uno stupro, l'accusa non ha potuto essere confermata. La Procura aveva già annunciato appello in caso di assoluzione. La difesa lunedì aveva chiesto l'assoluzione e gli avvocato del 47enne hanno sostenuto che mancavano le prove e che i testimoni non erano credibili. L'imputato ha avuto l'opportunità di fare una dichiarazione finale nel penultimo giorno del processo, ma ha preferito non fare nessun commento.