Igor il russo, i reati e la fuga del serbo nel 2017
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Norbert Feher, il killer del Bolognese, condannato all’ergastolo in Italia e in Spagna, ha aggredito le guardie carcerarie rompendo, anche stavolta come due anni fa, delle piastrelle e usandole come lame
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Igor il Russo, al secolo Norbert Feher, continua a far parlare di sé per la sua violenza. Dalla Spagna, dove è in carcere per scontare le condanne all'ergastolo emesse da tribunali spagnoli e italiani. E sembra di leggere lo stesso copione del folle gesto di due anni fa. Il killer del Bolognese, infatti, come nel 2021 anche giovedì scorso, ha aggredito, appena uscito dall'isolamento, le guardie carcerarie del penitenziario di Estremera (Madrid) con delle piastrelle rotte usate come coltelli. Un agente è rimasto ferito al volto.
Giovedì i funzionari del carcere di Estremera erano andati a prelevare il serbo Norbert Feher dalla cella di isolamento in cui è recluso per portarlo a testimoniare in videoconferenza, per un'udienza per il processo sui fatti di Duenas. Lì, nell'aprile del 2021, tentò di ferire un agente della prigione, colpendolo con due piastrelle prese dal bagno della cella e mandò in ospedale cinque operatori carcerari, per evitare di essere trasferito a Zuera (Saragozza) per il processo per il triplice omicidio commesso nella zona di Teruel, a dicembre 2017.
Come riferisce Quotidiano Nazionale, il killer di Budrio anche stavolta si è fatto trovare armato di piastrelle e pronto a colpire. Indossava, inoltre, un'"armatura" fatta di giornali e riviste sotto i vestiti per proteggersi dalla reazione delle guardie alla sua nuova aggressione a colpi di piastrella.
Così con quel copione già sperimentato due anni fa, il serbo è di nuovo passato all'azione: ha aggredito un funzionario brandendo un frammento di piastrella divelta dal pavimento della prigione e che, proprio come a Duenas, aveva limato e modificato in modo da renderla affilatissima e con impugnatura a pugnale. Con questa, ha ferito un agente alla guancia, provocandogli uno squarcio al volto di 7 centimetri. Poi ha gridato agli altri: "Vi ucciderò uno per uno".
Nel raccontare tutti questi particolari Quotidiano Nazionale cita il sito spagnolo Hoy Aragòn, che ha intervistato alcuni operatori del carcere madrileno: "Igor è estremamente aggressivo, si sente sempre in guerra e da anni terrorizza chi è incaricato di vigilare sulla sua incolumità". Queste le loro parole.
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Igor il russo si trova detenuto in Spagna da dicembre 2017 dopo un triplice assassinio in Aragona, mentre era ricercato per gli omicidi, in Italia, di Davide Fabbri e Valerio Verri, a maggio dello stesso anno.