"Voglio investire nell'istruzione dei bambini", ha detto il Premio Nobel per la Pace incontrando il premier Abbasi. Rimarrà nel Paese per quattro giorni
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Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014 e attivista per i diritti delle donne, è tornata in Pakistan, suo Paese natale, da cui era assente dal 2012, quando fu colpita al volto da un proiettile sparato dai talebani. "Non riesco a credere di essere tornata - ha detto la giovane incontrando il premier Shahid Khaqan Abbasi -: ho sempre desiderato muovermi liberamente in Pakistan. Voglio investire nell'istruzione dei bambini".
"Diamo il benvenuto a casa a Malala - ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Muhammad Faisal -. Qui incontrerà diverse persone, ma i suoi spostamenti non sono stati resi pubblici per motivi di sicurezza". La giovane, che oggi ha 20 anni, è atterrata all'aeroporto di Islamabad, dove ad attenderla c'era un importante dispositivo di scorta della polizia. Accompagnata dai suoi genitori Malala, che ha studiato in Gran Bretagna, resterà in Pakistan per quattro giorni. Non è chiaro se intenda raggiungere anche il suo distretto di origine di Shangla, nella Seat Valley, nel nord-ovest del Paese.
Il Premio Nobel ha avuto un colloqui con il primo ministro Abbasi insieme ai ministri Maryam Aurangzeb, Anusha Rehman e Marvi Memon, con i quali sembra si sia confrontata soprattutto sull'istruzione in Pakistan, in particolare delle donne.