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In Malesia una società che gestisce orfanotrofi e case di accoglienza, la Global Ikhwan Service and Business Holding, è stata accusata di avere permesso e occultato abusi sistematici su centinaia di minori, almeno 400. Una circostanza che i responsabili avevano fino ad ora negato nonostante l'arresto di 171 persone avvenuto tre giorni fa. Oggi, per la prima volta, un dirigente ha ammesso "uno o due casi di sodomia" nelle strutture, negando però che vi sia stata una cattiva condotta diffusa. Tra gli arrestati figurano insegnanti di religione islamica e loro assistenti. Oltre 400 bambini sono stati portati in salvo dopo irruzioni in 20 rifugi di beneficenza.