A otto giorni dall'attentato al Radisson di Bamako, il terrorismo colpisce ancora. "Lanciati almeno 4 razzi", spiega il portavoce della missione. Le Nazioni Unite: "Attacchi codardi non ci fermeranno"
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Il terrorismo torna a colpire in Mali, dove almeno quattro razzi sono stati lanciati contro la base di peacekeeper dell'Onu di Kidal, nel nord del Paese. Il bilancio provvisorio è di almeno tre vittime, come spiega il portavoce della missione, Olivier Salgado. Il nuovo attacco arriva solo otto giorni dopo l'attentato nell'hotel Radisson di Bamako. I feriti sono almeno 20.
Le vittime e i presunti responsabili - L'attacco è avvenuto attorno alle 4 del mattino. Le vittime sono due peacekeeper della Guinea e un civile. Lo riferiscono fonti ufficiali citate dalla Bbc. L'attentato non è stato ancora rivendicato ma si teme che possa essere opera dei jihadisti di al Mourabitoun, gruppo estremista legato ad Al Qaeda ma forse confluito nell'Isis. E' il medesimo che il 20 novembre ha attaccato l'hotel Radisson.
L'Onu: "Attacchi codardi non ci fermeranno" - E' durissima la reazione dell'Onu all'attacco alla base di Kindar: "Questi attacchi codardi non fermeranno la determinazione delle Nazioni Unite a sostenere il popolo del Mali e il processo di pace". Lo ha detto il segretario generale di Minusma, la missione delle Nazioni unite in Mali. In un comunicato Mongi Hamdi ha assicurato che "l'Onu sta rafforzando le sue misure di sicurezza" nel Paese africano.