Critici i tassisti e molti cittadini, che hanno promosso una class action
New York diventa la prima città americana a introdurre una tassa sul traffico per transitare nella zona più intasata, nell'area a sud di Central Park che include l'Empire State Building, Times Square e il distretto finanziario attorno a Wall Street. A Manhattan gli automobilisti pagheranno fino a 9 dollari al giorno nelle ore di punta (2,25 nelle altre), mentre per gli altri veicoli le tariffe variano. Per i piccoli camioncini e i bus non per i pendolari la tariffa sarà di 14,40 dollari nelle "rush hour", per i camion più grandi e i bus turistici 21,60 dollari. E scoppia la protesta.
La governatrice dem Kathy Hochul si ritrova contro non solo il presidente eletto Donald Trump, che ha già promesso di revocare la tassa dopo il suo imminente insediamento, e i repubblicani, che vogliono agire al Congresso. Sul piede di guerra infatti sono scesi anche il suo collega e compagno di partito del confinante New Jersey Phil Murphy, che ha impugnato il provvedimento, e il potente sindacato degli insegnanti, che si è rivolto al tribunale. Critici anche i tassisti e molti cittadini, che hanno promosso una class action.
Hochul aveva congelato la misura in giugno, poi ha accelerato prima dell'insediamento di Trump, sfruttando il disco verde ottenuto a livello federale. La tassa è stata giustificata con l'esigenza di decongestionare il cuore di Manhattan, di migliorare la qualità dell'aria nella Grande Mela e di raccogliere miliardi per la dissestata rete di trasporto pubblico urbano. Da vedere se i cittadini capiranno la manovra e saranno disposti a sborsare altri soldi in una città sempre più cara e proibitiva. Lo scorso anno, per il secondo anno consecutivo, New York City è stata nominata l'area urbana più congestionata del mondo, secondo Inrix, una società di analisi dei dati sul traffico.