L'uomo fingeva di fare l'impresario e attirava molte giovani
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Diverse giovani aspiranti modelle sono state tenute per anni sequestrate in una villa di Marbella, in Spagna. Lo riferisce la stampa iberica, secondo cui un cittadino britannico di origini iraniane, è stato arrestato con l'accusa di aver segregato le donne, da cui avrebbe avuto sette figli. Sono state le stesse vittime a denunciare l'uomo che le aveva attirate a sé, millantando di essere un impresario del settore della moda.
L'uomo, il 56enne Shoja Shojai, attirava a sé le giovani aspiranti modelle provenienti da varie parti d'Europa, promettendo un futuro nel mondo delle sfilate e millantando amicizie influenti, anche con Obama e Putin. Una volta finite nella lussuosa villa alle porte di Marbella, le giovani non potevano più uscire di casa se non accompagnate.
Nessuno si era accorto di niente: qualche vicino che ha voluto parlare, descrive scene consuete in cui le donne residenti nella villa lasciavano la casa a bordo delle loro auto per portare i bambini a scuola. Qualcuno le descrive belle, giovani e particolarmente ben vestite. Accompagnate da chauffeur che sembravano fungere anche da guardie del corpo. Niente di più. Erano discrete. Lui, l'uomo della casa, lo si vedeva raramente. Nessuno sembrava comunque sospettare che quelle donne fossero costrette a rimenare nella villa contro la loro volontà.
Solo quando una di loro è riuscita a rompere il silenzio denunciando alla polizia violenze domestiche, il castello di carta è caduto: le donne hanno spiegato che potevano uscire da "Casa Saf" solo se accompagnate e che Shojai minacciava ritorsioni sui loro figli e le loro famiglie se fossero fuggite. Nella proprietà la polizia avrebbe trovato anche droga, fra cui il rohypnol, farmaco degli stupri, che viene usato per inibire le vittime di abusi sessuali.