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"Se c'è un inferno nel mondo è ad Azovstal. Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno". Lo ha detto un consigliere del sindaco della città, Petro Andriushchenko, citato dalla Cnn, spiegando che "gli intensi attacchi sull'acciaieria non si sono fermati per tutta la notte e stanno continuando". "Assalto senza sosta, anche di notte con la regolazione del fuoco dei droni. In alcune zone, le ostilità sono già oltre la recinzione dello stabilimento", ha spiegato Andriushchenko, aggiungendo che le zone residenziali vicine all'impianto sono state evacuate d'urgenza.