DECISIONE DELLA CORTE SUPREMA

Marò,India estende permesso a Latorre: in Italia fino a 30 settembre

Il ministero degli Esteri ribadisce di attendere l'esito dell'arbitrato che potrebbe arrivare a breve. A giorni attesa la decisione anche per Salvatore Girone

26 Apr 2016 - 13:53

La Corte suprema dell'India ha deciso di estendere la permanenza in Italia di Massimiliano Latorre fino al 30 settembre 2016. L'attuale permesso, rilasciato al marò per motivi di salute, scadeva il 30 aprile. Il fuciliere della Marina è stato arrestato nel febbraio 2012 con il compagno Salvatore Girone con l'accusa di aver ucciso due pescatori.

L'annuncio è arrivato dal ministero degli Esteri. "Il governo italiano ribadisce che in seguito alla decisione del tribunale del Diritto del mare l'Italia considera sospesa e quindi priva di valenza giuridica la giurisdizione indiana sul caso. L'Italia conferma di riconoscersi infatti nell'ordine del Tribunale internazionale per il Diritto del mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni fino alla conclusione del percorso arbitrale avviato dal governo nel giugno dello scorso anno", si legge.

L'Italia, prosegue il comunicato, ha anche presentato al tribunale arbitrale costituito presso la Corte permanente d'arbitrato de l'Aja una richiesta di misure provvisorie per chiedere il rientro del fuciliere Girone e la sua permanenza in Italia fino alla fine della procedura arbitrale. La decisione del Tribunale arbitrale è attesa nei prossimi giorni.

A giorni la decisione per il rientro di Girone - L'Italia attende a giorni anche la decisione sul rientro di Salvatore Girone. "Il governo italiano - si legge in una nota della Farnesina - ribadisce che in seguito alla decisione del Tribunale del Diritto del Mare l'Italia considera sospesa e quindi priva di valenza giuridica la giurisdizione indiana sul caso. L'Italia conferma di riconoscersi infatti nell'Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari interni fino alla conclusione del percorso arbitrale avviato dal Governo nel giugno dello scorso anno".

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