accusati di violenze e truffa

Marsiglia, estraevano i denti sani: a processo i "dentisti dell'orrore"

Sono oltre 300 le presunte vittime di Lionel Guedj e del padre. "Violenze volontarie che hanno portato a mutilazioni o infermità permanente" e "truffa": le accuse. Il loro patrimonio è 12 milioni

01 Mar 2022 - 08:51
 © istockphoto

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E' iniziato a Marsiglia il processo contro i "dentisti dell'orrore" Lionel Guedj e il padre Jean-Claude, accusati da oltre 300 pazienti di aver eseguito operazioni di estrazione di denti sani solo per ricavare un guadagno maggiore. C'era chi entrava per una carie e usciva con un ponte, eseguito malamente. Le operazioni in eccesso diventavano in poco tempo un calvario per i pazienti che dovevano affrontare ascessi e infezioni. I due devitalizzatori seriali sono accusati di "violenze volontarie che hanno portato a mutilazioni o infermità permanente" e "truffa".

I fatti evidenziati nel processo risalgono al periodo che va dal 2006 fino al 2012. Secondo quanto scrive il Messaggero, quando i pazienti si ripresentavano in studio per protestare, Guedj mandava avanti il padre.

"Ho guadagnato i miei soldi onestamente", ha sempre assicurato Lionel Guedj, radiato dall'ordine dei medici quattro anni fa, "semplicemente lavoro velocemente. Devitalizzo in dieci minuti mentre i miei colleghi ci mettono anche un'ora e mezzo". E' la difesa esposta dall'ex medico. Secondo gli avvocati forse qualche imprudenza c'è stata, ma le ferite alle bocche sono state involontarie: su migliaia di pazienti soltanto 322 non sono stati contenti.

Ma per l'accusa, non è così: Guedj interveniva male e a sproposito. Quasi sistematicamente proponeva devitalizzazioni totali e bridge, aiutato dal padre. Dopo tutto "il dottor Guedj era simpatico, gentile, diverso da quei dentisti un po' austeri. E quando proponeva che era meglio togliere tutto, non si osava contraddirlo. Ci diceva: vi regalo il sorriso di una star".

Come scrive il quotidiano, Guedj ha accumulato un patrimonio di 12 milioni di euro, comprendente auto di lusso (in studio andava in Aston Martin), uno yacht da 700mila euro, due quadri di Andy Warhol, sculture di Arman, un palazzo da 64 appartamenti a Perpignan, case a Megève, Avoriaz, Parigi, svariate assicurazioni sulla vita. Rischia fino a dieci anni di carcere.

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