La procedura si interrotta a settembre perché le autorità non concedevano i visti per presunte irregolarità nell'iter dell'adozione internazionale. Un aereo parte per Kinshasa per andarli a prendere
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Sarebbe a una svolta il delicato caso dei bambini adottati da coppie italiane in Congo e bloccati a Kinshasa perché le autorità non concedono i visti. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, annuncia infatti su Twitter: "Ho appena dato il via libera: un aereo della Repubblica italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati bloccati da mesi".
Sono 24 le famiglie italiane coinvolte nella vicenda delle adozioni in Congo che va avanti da mesi. Genitori che pur avendo completato l'iter adottivo non hanno ancora potuto portare a casa i loro figli per la mancanza del nulla osta da parte delle autorità congolesi.
A settembre Kinshasa aveva deciso di sospendere il rilascio del nullaosta per tutte le adozioni internazionali, per sospetti di procedure irregolari che, però, secondo quanto riferito dalle stesse autorità congolesi, non riguardavano l'Italia.
All'inizio di novembre l'allora ministro Cecile Kyenge, che aveva la delega alle adozioni internazionali, aveva effettuato una missione nella Repubblica democratica del Congo ricevendo assicurazioni su una conclusione positiva dell'iter adottivo delle coppie italiane. Dopo un periodo di stallo, il governo italiano aveva inviato un delegazione nel Paese africano per cercare di sbloccare la situazione. Finora senza esito.
I 31 bambini "sono felici e stanno tornando a casa", ha detto Cristina Nespoli, presidente di "EnzoB", uno degli enti coinvolti nelle adozioni in Congo, che si trova a Kinshasa insieme ai genitori dei bambini. "La decisione è stata appena presa, non sappiamo ancora quando partiremo" ha aggiunto.