I risultati della Relazione finale della Commissione Internazionale di inchiesta che era stata istituita da Benedetto XVI ed era presieduta dal cardinale Camillo Ruini
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Le prime sette apparizioni della Madonna a Medjugorje, avvenute dal 24 giugno al 3 luglio 1981 sono vere. E' una delle conclusioni della Relazione finale della Commissione Internazionale di inchiesta, istituita da Benedetto XVI e presieduta dal cardinale Camillo Ruini sulla questione Medjugorje. "Nessuna origine demoniaca delle apparizioni e neanche manipolazioni" viene esposto in una trentina di pagine. Tra i punti trattati anche il rapporto tra i veggenti e il denaro.
La relazione non è mai stata pubblicata anche se i contenuti principali sono stati resi noti, a più riprese, dallo stesso papa Francesco che inviò un visitatore apostolico a Medjugorje e che più recentemente ha anche autorizzato i pellegrinaggi nel luogo della Bosnia Erzegovina dove dal 1981 un gruppo di veggenti sostiene di avere apparizioni della Madonna.
E si è indagato anche sul rapporto tra i veggenti e il denaro, un rapporto che nella Relazione sarebbe definito "ambiguo". Ma si precisa che questa ambiguità "più che situarsi sul versante dell'immoralità, si situa nel versante della struttura personale, spesso priva di un solido discernimento e di un coerente orientamento, anche perché è mancata loro una attendibile e continuativa guida spirituale, nel corso di questi trent'anni. Vi sono, semmai, molti indizi di protagonismi spirituali esibiti e di relazioni pastorali mancate".
La Commissione su Medjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, tra il 2010 e il 2014, ha lavorato sul fenomeno delle apparizioni. A pubblicare alcune anticipazioni della Relazione è stato per primo il blog di informazione religiosa Il Segno di Giona.