La presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio una videoconferenza a livello leader, per discutere dell'escalation in Medioriente
Il governo italiano "ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele". Lo ha scritto sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, spiegando che "la presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla". Inoltre, il presidente del Consiglio ha annullato alcuni impegni previsti in agenda, compresa la visita al Vinitaly di Verona di lunedì. Schlein e Conte offrono "collaborazione per l'interesse dell'Italia".
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L'attacco iraniano a Israele "è un'azione militare che noi condanniamo fortemente. Il presidente del Consiglio Meloni ha convocato una riunione del G7. Lunedì io riunisco tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi e musulmani per affrontare la situazione. Martedì incontrerò il ministro degli Esteri canadese, mercoledì il segretario di Stato americano Blinken e poi ci sarà il G7 dei ministri degli Esteri. Credo che l'obiettivo di tutti quanti noi sia quello di lavorare a favore di una de-escalation nell'area del Medioriente", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Durante il vertice dei ministri degli Esteri del G7 a Capri, ha sottolineato il titolare della Farnesina, l'Italia si farà "promotrice di una serie di proposte per far sì che si arrivi a una de-escaaltion nell'area. Speriamo che Israele non faccia alcuna azione che porti a nuova reazione iraniana", ha aggiunto.
"Dobbiamo evitare che ci sia un allargamento del conflitto e un peggioramento della situazione, non è facile ma dobbiamo fare di tutto per scongiurare che il conflitto si allarghi e che ci siano ancora attacchi tra Israele e Iran. Quindi lavorare per la pace", ha detto Tajani. Certo "è un impegno difficile che però non può mancare, perché l'Italia è portatrice di pace. Siamo amici di Israele, nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica - lo ribadiamo - però come abbiamo invitato l'Iran a utilizzare la massima prudenza in questo momento, così lo diciamo a Israele", ha concluso il titolare della Farnesina.
"I 1.100 militari italiani al confine tra Israele e Libano sono tutti in sicurezza; senza pericoli particolari è pure la situazione per i nostri concittadini. E' stata sospesa l'attività scolastica nella scuola italiana a Teheran, che sarà per via telematica. L'unità di crisi della Farnesina è operativa 24 ore su 24: al momento la situazione è sotto controllo". Le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Vinitaly di Verona, riferendosi alla situazione dopo l'attacco iraniano a Israele.
"La rappresaglia militare iraniana contro Israele, in risposta all'attacco di Tel Aviv contro il consolato iraniano a Damasco, rischia di scatenare una guerra totale tra i due Paesi dagli esiti imprevedibili per l'intera regione mediorientale e per il mondo intero. La comunità internazionale si mobiliti per scongiurare ulteriori contro-reazioni che innescherebbero un'escalation inarrestabile e senza ritorno. Questa spirale di violenza va fermata subito, prima che sia troppo tardi". Lo afferma il leader M5s Giuseppe Conte.
"L'attacco iraniano a Israele va condannato con forza. L'impegno della comunità internazionale dev'essere tutto teso a evitare l'escalation, far cessare il fuoco e a costruire la pace in Medio Oriente. Su questo ho già sentito la Presidente del Consiglio per esprimere tutta la nostra preoccupazione e offrire collaborazione nell'interesse dell'Italia". Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
Il ministro Matteo Piantedosi è in contatto con i prefetti delle città italiane. Lunedì alle 15 è convocato il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, con i vertici delle forze di polizia e dell'intelligence. Si farà il punto dopo l'acuirsi del conflitto Iran-Israele.
"C'è la massima attenzione". Così il prefetto di Roma Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura. "E' stato un incontro per testare le misure di sicurezza che sono già molto alte - aggiunge -. I servizi da quando è iniziata la crisi sono già molto alti, però era bene fare il punto e ragionare sulla situazione. Nella città di Roma e in Italia c'è sempre tantissima attenzione". Giannini ha poi sottolineato: "Stiamo lavorando per fare bene, per garantire la sicurezza e la percezione di sicurezza. Con la comunità ebraica c'è uno scambio informativo e di impressione continuo".
"Il presidente Giorgia Meloni ha subito convocato il vertice dei leader del G7 che si svolgerà questo pomeriggio per prendere insieme una posizione al fine di frenare l'escalation di individuare la strada per giungere a una soluzione diplomatica e quindi politica di questo conflitto, che dobbiamo assolutamente arginare". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, interpellato sull'attacco dell'Iran su Israele. "L'Italia è in campo - ha aggiunto - sia a livello bilaterale, con l'intervento fatto anche nei giorni scorsi con tutti gli attori, sia come Paese guida a presidenza del G7".
"Quella del G7 è una riunione doverosa, ha fatto bene Biden, d'accordo con Meloni, a chiederla. Detto questo non ci aspettiamo molto a parte una presa di posizione diplomatica, ma come è giusto che sia. Il tema è l'estremismo islamico, che è la più grande minaccia oggi per il mondo. Ma la stragrande maggioranza del mondo islamico vuole la pace ed è per questo che c'è una spaccatura tra la parte di mondo islamico che vuole la pace, e la parte degli estremisti, guidata dall'Iran. Il nemico dell'Iran è Israele, ma il suo obiettivo è creare una destabilizzazione totale andando a toccare i Paesi arabi moderati. Allora più che ragionare di una riunione del G7 certamente importante, si deve capire come fermare questa spirale in cui l'Iran continuerà a sostenere gli estremisti, e per farlo si devono sostenere i Paesi arabi moderati. Questa non è una partita solo di Israele, l'obiettivo è distruggere la minaccia dell'estremismo islamico". Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
"L'Iran e i suoi alleati estremisti attaccano Israele. Solidarietà da parte mia e di Azione. Ricordiamoci che sono nemici di Israele tanto quanto sono nemici dell'Occidente tutto. Avversari del nostro modo di vivere libero e democratico". Lo scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda.
"Condanniamo l'attacco dell'Iran a Israele, che rischia di portare a una pericolosa escalation. Seguiamo con apprensione i fatti, siamo vicini agli amici israeliani che esortiamo a interrompere le operazioni che coinvolgono i civili a Gaza, e sosteniamo la linea del governo espressa dal presidente Giorgia Meloni dal ministro Antonio Tajani. È fondamentale ora non dividersi e lavorare tutti, in Italia e in Europa, per una immediata de-escalation e per la pace nella regione". Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
"Siamo di fronte a una drammatica escalation in Medio Oriente. Si fermino le armi, si fermino le rappresaglie". Lo afferma Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Di fronte al rischio di un allargamento di una guerra incontrollabile e devastante - prosegue l'esponente rossoverde - ci sia l'impegno perché prevalga la ragionevolezza. Da mesi assistiamo alla tragedia di Gaza, non si allarghi il dramma". "Si fermino - conclude Fratoianni - prima che sia troppo tardi".
"Il massiccio e inaudito attacco aereo contro Israele da parte dell'Iran non può essere considerato una rappresaglia sproporzionata agli attacchi mirati da parte israeliana ai generali che pianificavano interventi contro Tel Aviv. Si tratta di un'aggressione ingiustificabile che avrebbe colpito i civili, se non fosse stata neutralizzata dalle difese aeree israeliane con l'aiuto di quelle statunitensi. L'Iran, come Hamas, Hezbollah, gli Houthi e altre organizzazioni terroristiche non hanno mai rinunciato ai loro propositi di cancellazione di Israele dalle mappe geografiche del Medioriente. Bene ha fatto Biden a invitare Netanyahu alla calma e a chiedere una riunione urgente del G7 che Meloni ha convocato. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio una dura condanna dell'aggressione e chiediamo al ministro Tajani e al ministro Crosetto un'immediata presenza in Parlamento per riferire sulla situazione e sui loro colloqui, anche in considerazione della presenza di militari italiani in aree critiche come il confine tra Israele e Libano". Lo afferma il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.