© Ansa
© Ansa
Il premier è atterrato ad Addis Abeba per un viaggio di due giorni nel Corno d'Africa. Cooperazione e migranti al centro dei colloqui
© Ansa
© Ansa
Giorgia Meloni è atterrata in Etiopia per un viaggio di due giorni nel Corno d'Africa. Al termine dell'incontro ad Addis Abeba con il presidente dell'Unione Africana Moussa Faki Mahamat, il premier ha quindi affermato: "Stiamo lavorando a una serie di iniziative: ad esempio il Summit intergovernativo Italia-Africa, che si svolge ogni due anni. Il prossimo ci sarà in autunno e potrebbe essere l'occasione giusta per presentare definitivamente il nostro Piano Mattei. Intanto ci stiamo lavorando in cooperazione con i Paesi africani perché non puoi pretendere di sapere quali siano le soluzioni migliori" senza interlocuzioni coi diretti interessati.
Tra le iniziative per l'Africa il premier ha ricordato anche lo "Stocktaking Moment, l'evento della Fao che stiamo organizzando a Roma per il 24-26 luglio per il quale abbiamo invitato l'Unione africana, e penso ci sarà il primo ministro etiope". Il summit intergovernativo Italia-Africa di ottobre, ha proseguito, sarà invece l'occasione di presentare il piano Mattei per il quale è "importante" il confronto con i Paesi africani, "perché non puoi pretendere di sapere quali siano le opzioni migliori: noi possiamo offrire le nostre idee, i nostri punti di vista, poi è importante coinvolgerli ed è quello che stiamo facendo. Quella di ottobre è l'occasione a cui arrivare a una definizione complessiva del piano in cui siano coinvolte queste nazioni".
"C'è, sicuramente, un protagonismo italiano in Africa e nel Corno d'Africa che per noi è cruciale e sensibile", ha detto ancora il presidente del Consiglio. "Qui sono molte le materie sulle quali discutere e quella migratoria è una conseguenza - ha aggiunto - ma qui sono presenti le nostre aziende con investimenti e infrastrutture, che sono anche infrastrutture riferibili a quello che io chiamo il Piano Mattei per l'Africa, aziende italiane che stanno costruendo le linee principali".
La visita nel Corno d'Africa era in preparazione da febbraio, quando la stessa premier aveva annunciato al primo ministro etiope Abiy Ahmed, a Palazzo Chigi, l'intenzione di organizzare una missione, e si inquadra in quel piano Mattei di sostegno allo sviluppo "non predatorio" ai Paesi africani, al centro della politica estera del governo. Tra i temi che verranno toccati ci sono il sostegno al processo di pace e gli aiuti umanitari, ma anche la cooperazione per lo sviluppo dell'industria e delle infrastrutture e la gestione dei migranti.
A quella del premier seguirà anche una missione imprenditoriale - come promesso nel bilaterale a Roma - proprio per sostenere l'Etiopia nel programma di riforme e di trasformazione economica, mettendo a disposizione, spiegano dall'esecutivo, la competenza delle imprese italiane e favorendo il re-impegno nei fori competenti. Rafforzamento delle relazioni bilaterali e un segno concreto dei legami storici e solidi tra i due Paesi, sottolineano fonti italiane, sono tra i principali obiettivi della missione cui seguirà, tra gli impegni dell'Italia per il Corno d'Africa, la co-presidenza insieme alle Nazioni Unite della conferenza dei donatori a New York, il 24 maggio.
Nel corso del suo secondo giorno in Etiopia, il presidente del Consiglio ha visitato l'istituto onnicomprensivo Galileo Galilei di Addis Abeba, la più grande tra le scuole italiane all'estero, accolta da una rappresentanza di studenti. Bandierine italiane, vestiti tradizionali, alcuni studenti con le difese delle squadre di calcio, anche femminile, e di basket dell'istituto hanno salutato la Meloni, che si è intrattenuta a parlare con alcuni di loro.