Attrezzi del valore di 40-60 dollari venivano camuffati, con fatture false, in altri di prezzo molto superiore, fra 300 e 1.000 dollari
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La polizia messicana ha arrestato a Morelia, capitale dello Stato meridionale di Michoacán, tre italiani che falsificavano attrezzature provenienti dalla Cina, riconvertendole in altre simili ma di marche prestigiose. I tre, Ferdinando Garofalo, Gennaro Cardone e Vincenzo Sigigliano, acquistavano trivelle, trapani e saldatrici a cui toglievano la provenienza cinese, applicando etichette di marche conosciute come Makita e Lincoln Electric.
Il quotidiano Reforma ha riferito che attrezzi del valore di 40-60 dollari venivano camuffati, con fatture false, in altri di prezzo molto superiore, fra 300 e 1.000 dollari. A quanto risulta dalle indagini i tre italiani hanno commesso le loro truffe non solo in vari Stati messicani, fra cui San Luis Potosí (centro), Veracruz (sud), Guanajuato (centro) e Nuevo León (nord), ma anche in altri Paesi latinoamericani (Honduras, Guatemala e Ecuador).
Al riguardo il portale messicano Revolución Social ha segnalato che i tre stavano per essere messi in libertà provvisoria ma all'ultimo minuto sono stati trattenuti in carcere perché è emerso che due erano ricercati in Italia.