La decisione

Meta (Facebook) interrompe il programma di fact-checking (ma solo negli Usa) | Zuckerberg "sta" con Trump: "Con lui contro censura europea"

Il fondatore di Facebook annuncia un piano di lavoro col presidente Usa per "respingere i Paesi che se la prendono con le aziende americane"

08 Gen 2025 - 13:50

Il gigante dei social media Meta ha annunciato una significativa riduzione delle sue politiche di moderazione dei contenuti, inclusa la cessazione del suo programma di fact-checking di terze parti negli Stati Uniti. "Ci libereremo dei fact-checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X (ex Twitter), a partire dagli Stati Uniti", ha affermato il fondatore e Ceo di Meta Mark Zuckerberg in un post sui social media. Una svolta che i media legano alla nuova amministrazione Trump. Meta ha poi precisato che l'interruzione del servizio fact-checking per ora riguarderà "gli Stati Uniti mentre nell'Ue proseguirà".

Zuckerberg: lavorerò con Trump contro censura

 "Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore": lo afferma il ceo di Meta Mark Zuckerberg in un video in cui annuncia lo stop al fact-checking, accusando tra l'altro l'Europa di avere "un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì". Zuckerberg accusa anche l'amministrazione Biden di pressioni per la censura.

"Fact checkers sono stati troppo faziosi"

 "I fact checker - ha spiegato Zuckerberg in un video che annuncia la svolta - sono stati troppo politicamente di parte e hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata". "Quello che è iniziato come un movimento per essere più inclusivi è stato sempre più utilizzato per mettere a tacere le opinioni ed escludere le persone con idee diverse, ed è andato troppo oltre", ha proseguito. Zuckerberg, tuttavia, ha riconosciuto che il "compromesso" nella nuova politica di Meta potrà comportare che sulla piattaforma appariranno più contenuti dannosi.

Il neo-nominato chief of global affairs di Meta Joel Kaplan, uomo vicino ai repubblicani, ha detto a Fox che le partnership di Meta con fact checker di terze parti erano "ben intenzionate all'inizio, ma c'è stato semplicemente troppo pregiudizio politico in ciò che scelgono di verificare e come". Nel nuovo cda è entrato un altro esponente di destra, Dana White, patron della Ultimate Fighting Championship (Ufc) che organizza eventi di arti marziali miste e storico alleato di Donald Trump. 

Musk: bene l'eliminazione dei fact-checkers da Meta

 "Cool", "figo". Così Elon Musk ha commentato in un post l'annuncio che Meta ha eliminato i fact-checkers dalle sue piattaforme.

Che cosa è il fact-checking

 In parole semplici il fact-checking è un'indagine approfondita sulla veridicità di un'informazione. I fact checker, veri e propri investigatori della notizia, analizzano attentamente le fonti, i dati e le affermazioni per verificare se corrispondono alla realtà. È un processo meticoloso che richiede competenze specifiche e l'utilizzo di strumenti digitali avanzati. L'esplosione dei social media e la facilità con cui chiunque può pubblicare contenuti online hanno favorito la proliferazione delle fake news. I fact checker utilizzano una serie di strumenti e tecniche per verificare la veridicità di un'informazione. La triangolazione delle fonti: confrontano le informazioni provenienti da diverse fonti affidabili per verificare la coerenza dei dati. L'analisi delle fonti primarie: risalgono alle fonti originali per verificare l'autenticità dei documenti e delle testimonianze. La verifica delle date e dei luoghi: accertano la correttezza temporale e spaziale degli eventi descritti. E l'utilizzo di strumenti digitali: si avvalgono di software e database per cercare informazioni e verificare la veridicità delle immagini e dei video.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri