dal 1970 al 2021

Onu: in 50 anni 12mila disastri meteo nel mondo e due milioni di morti

Il 90% delle vittime nei Paesi in via di sviluppo. Si contano perdite economiche per 4.300 miliardi di dollari. Obiettivo delle Nazioni Unite è garantire l'allarme precoce a tutti per ridurre gli effetti dei disastri

22 Mag 2023 - 19:21

Gli eventi meteorologici, climatici e idrici estremi hanno causato quasi 12mila disastri dal 1970 al 2021 nel mondo, con oltre due milioni di vittime di cui il 90% nei Paesi in via sviluppo e perdite economiche di circa 4.300 miliardi di dollari. Lo rende noto l'Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo), che fa capo all'Onu, precisando che i danni economici sono aumentati vertiginosamente, ma il miglioramento degli allarmi precoci e la gestione coordinata dei disastri hanno ridotto il tasso della perdita di vite umane nell'ultimo mezzo secolo. Obiettivo dell'Onu è garantire l'allarme precoce per tutti entro fine 2027.

Atlante mortalità e perdite per il meteo estremo"

 Il Wmo ha aggiornato al 2021 il suo "Atlante della mortalità e delle perdite economiche dovute a condizioni meteorologiche, climatiche e idriche estreme", che prima andava dal 1970 al 2019, presentando il documento in occasione dell'apertura del Congresso meteorologico mondiale quadriennale, che dovrebbe approvare proprio l'accelerazione e il potenziamento dell'azione per garantire a ciascuno i servizi di allerta precoce. 

Tra il 2020 e il 2023 oltre 22mila morti

 Nell'aggiornamento dell'Atlante, i decessi registrati per il 2020 e il 2021 sono 22.608 in totale e indicano "un'ulteriore diminuzione della mortalità rispetto alla media annuale del decennio precedente. Le perdite economiche sono invece aumentate e la maggior parte sono attribuite alla categoria delle tempeste", si legge nel Wmo. 

I vantaggi dell'allerta precoce

 L'allerta precoce, spiegano all'Organizzazione meteorologica mondiale, è "una misura di adattamento al clima comprovata ed efficace, che salva vite e fornisce un ritorno sull'investimento almeno dieci volte superiore". Tuttavia, ne dispone solo la metà dei Paesi mentre c'è una copertura molto bassa nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, in particolare dell'area caraibica, e nei cosiddetti Paesi meno sviluppati (la maggior parte in Africa e Asia).

Il Congresso è il massimo organo decisionale del Wmo e riunisce i più alti rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite, delle banche di sviluppo, dei governi e dei servizi meteorologici e idrologici nazionali responsabili dell'emissione di allerta precoce, che è tra le priorità strategiche che l'organismo punta ad approvare. 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri