A “Controcorrente” due ragazzi italiani documentano la permanenza in hotel tra isolamento e tamponi
Le regole sono rigide e per chi non le rispetta è prevista l'espulsione immediata dal Paese e il divieto di ingresso per i prossimi cinque anni. È la quarantena in Corea sperimentata da due ragazzi italiani che a "Controcorrente" hanno documentato la loro permanenza per 14 giorni in una camera di hotel al fine di poter essere ammesi nel Paese. "È vietato uscire dalla camera se non per ritirare i pasti", racconta filmando tutto con il suo smartphone il giovane italiano.
I due ragazzi nella loro camera d'albergo hanno trovato un Covid-kit con mascherine, igienizzante, termometro e regolamento della quarantena. Ogni giorno agli ospiti dell'hotel viene misurata la temperatura che verrà poi inserita quotidianamente nel profilo personale di un'app dedicata appunto alla quarantena. Due, invece, sono i tamponi previsti: uno all'arrivo e il secondo al 13esimo giorno dell'isolamento. I due ragazzi, che a Rete 4 hanno raccontato la loro esperienza, hanno poi dichiarato di aver completato la loro quarantena e una volta accertata la negatività al Covid si sono potuti godere la permanenza in Corea.