Berlino, l'arrivo di Navalny da Omsk: l'anti-Putin trasferito al Charite
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Telefonata tra Vladimir Putin e il presidente francese, Emmanuel Macron: "Si è trattato di un tentativo di omicidio"
Le condizioni di Alexei Navalny migliorano. Lo hanno riferito fonti dell'ospedale universitario della Charité di Berlino, dove il dissidente russo è ricoverato dal 22 agosto dopo un avvelenamento da Novichok. I medici hanno spiegato che Navalny "riesce ad alzarzi per qualche minuto dal letto".
Sulla questione il presidente francese, Emmanuel Macron, e l'omologo russo, Vladimir Putin, hanno avuto una conversazione telefonica. Secondo l'inquilino dell'Eliseo, si sarebbe trattato di un "tentativo di omicidio". "E' necessario - ha detto Macron - un chiarimento da parte della Russia nel quadro di un'inchiesta credibile e trasparente". La Francia, ha aggiunto il presidente, "condivide, sulla base di proprie analisi, le conclusioni di diversi suoi partner europei sull'avvelenamento con agente neurotossico Novitchok".
Da parte sua, il Capo del Cremlino ha dichiarato che per scoprire le reali circostanze del malore di Navalny sarà necessario "il trasferimento in Russia dei biomateriali" da parte degli specialisti tedeschi, una "conclusione ufficiale" basata sui risultati delle analisi fatte e stabilire "un meccanismo di lavoro congiunto" con i medici russi. Il presidente russo ha poi continuato dicendo che le accuse contro il suo Paese legate al vicenda del dissidente sono inammissibili.
Legato al caso di Navalny c'è anche l'annullamento da parte del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, di una visita a Berlino, prevista per martedì 15 settembre. "I partner occidentali della Russia - ha detto Lavrov - hanno superato ogni limite di decenza e buon senso. La posizione dell'Occidente su Navalny potrebbe causare conseguenze molto spiacevoli".
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