il caso Sea Watch e Sea Eye

Migranti, alcuni Paesi pronti a ospitare i migranti se Malta apre i propri porti

Attesa per il Consiglio dei ministri degli Affari generali Ue a Bruxelles. La Commissione: "Le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriori ritardi"

08 Gen 2019 - 13:49
 © -afp

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Grande attesa a Bruxelles per il Consiglio dei ministri degli Affari generali Ue: sul tavolo certamente la questione migranti, con le navi delle ong Sea Watch e Sea Eye in emergenza al largo di Malta. Intanto, una decina di Paesi, tra questi Italia, Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Olanda e Romania, si sono offerti di ricevere i migranti se Malta aprirà i suoi porti per lo sbarco.

Diplomazia al lavoro - Il governo maltese chiede, però, che oltre alle 49 persone a bordo delle due navi delle Ong, siano ridistribuiti anche altri 249 profughi salvati nei giorni scorsi dai suoi guardacoste. I posti messi a disposizione dal gruppo di Paesi pronti ad accogliere sono superiori ai 49 necessari per la ridistribuzione di coloro che sono a bordo della Sea Watch e della Sea Eye, ma tuttavia non arrivano a coprire tutti i 298 trasferimenti complessivi richiesti da La Valletta.

Gelo dall'Est - Non non è stata avanzata, invece, nessuna offerta dai Paesi dell'est, come Polonia o Ungheria.

Ue: "Sbarcare migranti senza altri ritardi" - Sul caso la posizione della Commissione europea "è chiara: gli Stati devono mostrare ora una concreta solidarietà. Le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriori ritardi". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Margaritis Schinas, spiegando che "i contatti stanno proseguendo intensamente per trovare una soluzione".

Sea-Eye: "Poker vergognoso sul destino delle persone" - Furioso Gorden Isler, dirigente di Sea-Eye, che ha commentato così quanto sta avvenendo: "E' indegno, vergognoso che si tratti sulle singole persone. Si ha l'impressione di un tavolo di poker sui destini della gente. Leggo che 9 Stati avrebbero dato la disponibilità ad accogliere, ma non basta".

Sea Watch: "Ai naufraghi serve un porto ora" - Anche Sea Watch 3 ha lanciato un nuovo appello affinché la situazione si sblocchi. "I naufraghi hanno bisogno ora di un porto sicuro - ha scritto l'Ong tedesca su Twitter -. Siamo nel corso di una missione di salvataggio che non vede la fine. Un soccorso si può considerare concluso solo quando le persone tratte in salvo vengono portate in un porto sicuro, a terra. I naufraghi ne hanno bisogno ora! Aprite i porti".

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