Migranti marocchini raggiungono a nuoto l'enclave spagnola di Ceuta, neonato salvato in mare
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Il sospetto è che l'assalto di migranti all'enclave spagnola in Africa sia una ritorsione del Marocco per la decisione di Madrid di consentire il ricovero in ospedale di un indipendentista marocchino
L'Europa non "si lascerà intimidire da nessuno" sul tema migranti. Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas riferendosi alla crisi dei migranti a Ceuta, l'enclave spagnola in Africa, e all'improvvisa mancata vigilanza dei confini da parte del Marocco. "L'Europa non sarà vittima di tattiche", ha aggiunto. Intanto il ministro Lamorgese boccia il nuovo pacchetto Ue sui migranti.
A Ceuta, enclave spagnola in Marocco, in meno di due giorni sono arrivati almeno 8mila migranti (tra cui adolescenti, donne e bambini), e la Spagna ha schierato l'esercito rimandandone indietro la metà. Si tratta di una crisi senza precedenti, con Madrid che si trova a gestire un altissimo numero di arrivi in un territorio che non supera gli 85.000 abitanti: i migranti sono giunti nell'enclave dopo aver superato irregolarmente il confine che solitamente è blindato, soprattutto dal lato marocchino.
A partire dalla notte tra sabato e domenica, però, le guardie di frontiera di Rabat hanno improvvisamente smesso di pattugliare l'area, e così sempre più persone sono riuscite a superare le barriere che dividono le spiagge di Ceuta da quelle marocchine arrivando nell'enclave in tutti i modi possibili: chi a nuoto, chi in canotto, chi arrampicandosi sulle scogliere. Un giovane è morto prima di riuscire ad arrivare in territorio spagnolo, mentre un neonato è stato salvato in mare dalla guardia civil spagnola.
L'atteggiamento del Marocco, apparentemente inspiegabile, in realtà non ha colto tutti di sorpresa in Spagna: c'è infatti chi sospetta che si tratti di una ritorsione di Rabat per la decisione di Madrid di consentire il ricovero in un ospedale iberico di Brahim Ghali, leader del Fronte Polisario, il movimento per l'indipendenza del Sahara Occidentale considerato nemico dal Marocco.
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Ufficialmente il governo Sanchez smentisce legami tra i fatti di Ceuta e il ricovero di Ghali, spiegando che "il Marocco è un Paese amico della Spagna e così dovrà essere anche in futuro", ma l'ambasciatrice di Rabat a Madrid, Karima Benyaich, ha risposto piccata: "Ci sono atti che comportano delle conseguenze e bisogna accettarle". Un commento che sembra una conferma al sospetto che invece un collegamento ci sia. E a quanto pare anche Bruxelles la pensa in questo modo, tanto da chiarire, per voce del vicepresidente della Commissione, che l'Europa "non si fa intimidire".
Il ministro Lamorgese: "Il nuovo pacchetto Ue non soddisfa l'Italia" In merito alla gestione del fenomeno migratorio, intanto, arriva anche la bocciatura del nuovo pacchetto Ue da parte dell'Italia. "La Commissione Ue ha elaborato un pacchetto di misure molto ampio e diversificato, ma ritengo che le attuali proposte non soddisfino l'Italia", ha detto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, precisando che "occorre introdurre un sistema di rimpatri a livello europeo".