"Serve una cooperazione rafforzata con i Paesi di origine e transito", si legge nel testo adottato dopo un lungo dibattito. Von der Leyen: "Non necessariamente la protezione deve avvenire in Ue". Sanchez: "Il modello Albania non risolve i problemi, ne crea". Piantedosi: "La Spagna ci critica? Loro sparano ai migranti"
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Il Consiglio europeo, al termine di un lungo dibattito, ha adottato le conclusioni sul tema delle migrazioni. I leader Ue chiedono alla Commissione europea di presentare "una nuova proposta legislativa con urgenza" sui rimpatri. "Il Consiglio europeo - si legge nelle conclusioni del vertice - chiede un'azione determinata a tutti i livelli per facilitare, aumentare e accelerare i rimpatri dall'Unione europea, utilizzando tutte le politiche, gli strumenti e i mezzi pertinenti dell'Ue, tra cui diplomazia, sviluppo, commercio e visti. Inoltre, "dovrebbero inoltre essere considerate vie innovative per contrastare la migrazione irregolare, in linea con la legge Ue e internazionale".
Sul tema migrazione il Consiglio europeo "chiede una cooperazione rafforzata con i Paesi di origine e di transito, attraverso partnership globali reciprocamente vantaggiose, per affrontare le cause profonde e combattere la tratta e il contrabbando al fine di prevenire la perdita di vite umane e le partenze irregolari. L'allineamento delle politiche sui visti da parte dei Paesi confinanti è un elemento importante a questo proposito. Percorsi sicuri e legali in linea con le competenze nazionali sono essenziali per una migrazione regolare e ordinata".
Il Consiglio europeo ha tenuto una discussione strategica approfondita sulla migrazione in tutte le sue dimensioni e lungo tutte le rotte. La migrazione, viene sottolineato, è una sfida europea che richiede una risposta europea. Il Consiglio europeo invita quindi il Consiglio, gli Stati membri e la Commissione "a rafforzare i lavori su tutti i filoni d'azione nell'approccio globale alla migrazione delineato nel febbraio 2023. Prende atto della recente lettera della presidente della Commissione e sottolinea l'importanza di attuare la legislazione Ue adottata, nonché di applicare la legislazione vigente, al fine di affrontare al meglio le sfide attuali".
"La Commissione europea presenterà una proposta legislativa per migliorare i rimpatri di migranti irregolari", ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio europeo di Bruxelles. "Uno dei principali punti di discussione è stato un approccio comune ai rimpatri. Oggi vediamo che, di tutti coloro che non hanno il diritto di rimanere nell'Unione europea, solo il 20% viene realmente rimpatriato nel suo Paesi d'origine. Stiamo quindi lavorando per migliorare questo lavoro operativo e presto presenteremo una nuova proposta legislativa in merito", ha detto. "Ne avevamo una del 2018, ma è bloccata in Parlamento e in Consiglio. Presenteremo una nuova proposta per i rimpatri", ha aggiunto.
"In questo contesto - ha aggiunto von der Leyen - abbiamo anche discusso di modi innovativi per contrastare la migrazione illegale, e sono state discusse diverse opzioni. In primo luogo, la necessità di rivedere il concetto di Paese terzo sicuro. Che cos'è un Paese terzo sicuro? Come viene definito? In secondo luogo, l'idea di sviluppare siti di rimpatrio al di fuori dell'Unione europea".
"La nostra posizione è chiara: non siamo a favore di queste formule" come quella del modello Albania "che non affrontano i problemi e ne creano altri: siamo per una visione più ampia, a favore della collaborazione con i Paesi di origine, a favore dell'immigrazione regolare". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez al termine del Consiglio Ue.
Trovo singolari le critiche "di un Paese che qualche volta ha sparato contro i migranti che dal Marocco cercavano di varcare il confine verso la Spagna". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Piazzapulita, ha risposto alle critiche di Sanchez sull'iniziativa italiana dei centri per migranti in Albania. "Credo - ha aggiunto il titolare del Viminale - che la Spagna debba fare ragione dell'equilibrio di alcune considerazioni rispetto alle politiche concrete che attua per il contenimento dell'immigrazione irregolare sul proprio territorio".
L'accordo tra Italia e Albania per i centri di rimpatrio avvia "un percorso coraggioso" in Europa. Lo ha detto il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, al termine del Consiglio europeo che si è tenuto a Bruxelles, suggerendo di dover raggiungere con i Paesi terzi "una soluzione 'win-win' per i Paesi che decidono di collaborare. Questa deve essere la via per il futuro".
"Sento molti commenti su questo o quel modello" sui migranti: "l'unico modello che funziona di fronte all'immigrazione irregolare e a tutti i movimenti clandestini è un modello europeo pragmatico ma rispettoso dei nostri valori". Così il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa al termine del vertice Ue. "Se agiamo in modo isolato, distruggiamo collettivamente gli interessi" europei, ha sottolineato, aggiungendo che in passato "altri modelli non hanno dimostrato la loro efficacia" e "quello che ha bloccato l'Europa è stato quando i Paesi volevano agire da soli" e non volevano "la solidarietà".