Il premier ha affrontato anche la questione dei campi profughi in Libia. "Lavorare di più e meglio sulla politica dei rimpatri", ha aggiunto.
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I flussi migratori sono in calo. Lo ha ricordato il premier Paolo Gentiloni a margine dei lavori del vertice Unione europea-Unione africana ad Abidjan, in Costa d'Avorio. "Da luglio a novembre, siamo passati rispetto ai 102.786 del 2016 ai 33.288 del 2017. Un crollo impressionante", ha sottolineato il premier affrontando anche la questione dei campi profughi in Libia. "Lavorare di più e meglio sulla politica dei rimpatri", ha aggiunto.
Gentiloni ha poi aggiunto che sulla questione migranti si augura "che al prossimo Consiglio europeo si verifichi che su questa partita c'è finalmente un impegno più serio di tutti i Paesi". Sui fondi per il cosiddetto 'Piano Marshall' per l'Africa, ha detto ancora, "non mi cimento nel gioco delle cifre. Dire 10 o 40 miliardi nel bilancio Ue è anche un modo per sottolineare con gli interlocutori, in questo caso i Paesi africani, quante risorse il bilancio comunitario mette. Non significa che qualcuno ha staccato un assegno nuovo di quaranta miliardi oggi ma far vedere le dimensioni dell`impegno strategico".
La politica nei confronti dei migranti, ha aggiunto, "certamente penso che debba continuare nella prossima legislatura. Juncker ha chiesto a tutti gli stati di contribuire in modo significativo al fondo fiduciario attivato a La Valletta di contribuire in modo significativo. Ho sentito che Paesi piccoli e grandi danno notizia di contributi a questo fondo. Serve prima a finanziare Unhcr e Oim in Libia, sia a finanziare le comunità locali per sviluppare attività alternative al traffico di traffici umani".