La polizia ha bloccato il violento attacco, portato persone provenienti dall'Africa subsahariana, alla doppia recinzione che divide l'enclave spagnola dal Marocco
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Circa mille migranti subsahariani hanno tentato di prendere d'assalto il "muro" che separa l'enclave spagnola di Ceuta dal Marocco, ma sono stati respinti dalla polizia dei due Paesi. Lo riferisce l'agenzia Efe, precisando che i migranti erano armati di bastoni e lanciando pietre. Almeno tre agenti spagnoli e dieci marocchini sono rimasti feriti.
Il nuovo assalto al "muro" di Ceuta, una doppia recinzione in rete metallica che circonda la città spagnola, è avvenuto verso le sei del mattino.
Il primo assalto - Nella giornata di lunedì, 187 migranti provenienti dall'Africa subsahariana erano riusciti a penetrare correndo in gruppo compatto nell'enclave spagnola, sfondando il primo cordone di sicurezza al valico di frontiera di Tarajal. Un agente spagnolo era stato ferito.
Attacco violento - Secondo il comando della Guardia Civil di Ceuta l'assalto di martedì è stato più violento. I migranti impugnavano bastoni, lance artigianali, oggetti taglienti, lanciando pietre contro gli agenti. Le enclave di Ceuta e Melilla in territorio marocchino sono oggi i principali punti di ingresso terrestri di migranti irregolari in Spagna