Lo ha affermato un portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati: "La soglia dei diecimila è stata superata negli ultimi giorni ed è un dato estremamente inquietante"
Sono oltre diecimila i migranti che hanno perso la vita nel mar Mediterraneo dall'inizio del 2014 nel tentativo di raggiungere le coste europee. Lo ha affermato un portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr): "La soglia dei diecimila è stata superata negli ultimi giorni ed è un dato estremamente inquietante".
"Dall'inizio del 2016 - ha precisato l'organizzazione - oltre 2.800 persone sono morte, contro i 3.771 decessi avvenuti in tutto l'anno scorso e i 1.838 registrati nel primo semestre del 2015". I morti nel Mediterraneo del 2016 sono quindi quasi mille in più rispetto al totale dei primi sei mesi del 2015. Anche l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) si è detta preoccupata per il numero di decessi prodotto dal flusso migratorio in mare. L'Organizzazione stima che dall'inizio del 2016 al 5 giugno un totale di 206.400 migranti e rifugiati sono giunti in Europa via mare.
Timmermans: "Situazione inaccettabile, urge soluzione" - La partenza dei migranti dalla "Libia e dall'Egitto verso l'Italia causano ormai numerosi naufragi nel Mediterraneo con un pesante bilancio in vite umane. Questa situazione assolutamente inaccettabile ci impone di trovare delle soluzioni". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, nel giorno della presentazione al Parlamento di Strasburgo del nuovo piano Ue per fronteggiare la tragedia.