La Commissione europea propone di assegnare a Germania, Francia e Spagna il 60% dei profughi da ricollocare. Intanto, una nuova ondata di rifugiati è diretta a Budapest
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La Commissione europea propone di assegnare circa il 60% dei 120mila rifugiati da ricollocare, presenti in Italia, Grecia e Ungheria, a Germania (31.433), Francia (24.031) e Spagna (14.931). Lo anticipa il quotidiano spagnolo El Pais. Il piano, si legge ancora, costa alle casse dell'Unione 780 milioni di euro.
In questa classifica, al quarto posto compare la Polonia con 9.287 rifugiati, pari al 7,7% del totale. Quindi l'Olanda (7.214), la Romania (4.646), il Belgio (4.564), l'Austria (3.640) e il Portogallo (3.074).
Sulle quote dei rifugiati da ricollocare, la Commissione Ue ha dovuto fare i conti con la netta opposizione già espressa dai Paesi dell'Est. A parte la Polonia, che nelle ultime settimane ha ammorbidito la sua posizione, Bruxelles ha ridotto drasticamente il numero dei rifugiati da assegnare alla Repubblica Ceca (2.978) e alla Slovacchia (1.502). Infine, quanto all'Ungheria, è stata dispensata dall'accoglimento di rifugiati.
Secondo i calcoli della Commissione, l'ammontare di 120mila migranti da ricollocare rappresenta appena il 36% degli ingressi che si sono registrati in Italia, Grecia e Ungheria.
Dall'Italia quasi 40mila profughi da ricollocare - Saranno 15.600 i richiedenti asilo che saranno ricollocati dall'Italia sui 120mila previsti dalla nuova proposta della Commissione europea. I 15.600 si aggiungono ai 24mila del precedente schema, quello che era stato definito a maggio. Il totale dei ricollocamenti dall'Italia per le due proposte è di 39.600 profughi su un totale di 160mila, secondo quanto riferiscono fonti di Bruxelles.
Ue: "Schengen non si tocca" - "Schengen è la conquista più grande dell'Unione europea, non è il problema". Lo assicura il commissario Ue all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos rivolgendosi a chi vorrebbe chiudere le frontiere dell'Unione o erigere muri per affrontare l'emergenza migranti. "Se mettiamo in pratica tutti gli strumenti che prevede - riprende -, l'Europa sarà più sicura e coerente e non avremo bisogno di barriere".
Onu: "Senza aiuti 4 milioni di profughi da Siria verso Ue" - Almeno 4 milioni di profughi sono pronti a partire e arrivare in Europa se la comunità internazionale non fornirà sostegno e aiuti ai tre Paesi confinanti con la Siria - e cioè Giordania, Libano e Turchia - dove ora vivono. Lo ha detto il capo dell'ufficio di Ginevra delle Nazioni Unite Michael Moeller.
Nuova ondata di migranti in Ungheria - Centinaia di profughi sono in marcia verso Budapest. Stanchi di aspettare gli autobus, i migranti hanno sfondato le linee della polizia ungherese nei pressi del confine serbo e si sono messi a camminare sulla principale autostrada verso la capitale.
Praga e Bratislava insistono: "No alle quote" - I premier della Repubblica Ceca e della Slovacchia Bohuslav Sobotka e Robert Fico hanno detto ancora una volta un chiaro "no" alle quote obbligatorie dei migranti, incontrando il cancelliere austriaco Werner Fayman, che ne è invece un sostenitore. I tre leader hanno convenuto invece sulla necessità della difesa della frontiera Schengen e sulla creazione dei hotspots. "Entrambi abbiamo detto no alle quote, le consideriamo irrazionali", ha detto Fico.