Altre mille persone alla deriva al largo della Libia su diversi barconi, Barcellona offre ospitalità
"Caro Matteo Salvini, non abbiamo carne a bordo, ma esseri umani. La invitiamo gentilmente a convincersi che si tratta di persone che noi abbiamo salvato dall'annegamento. Venga qui, è il benvenuto". E' il tweet della nave Lifeline diretto al ministro dell'Interno, che sullo stesso social aveva scritto: "Certe navi si devono scordare l'Italia, stop al business dell'immigrazione clandestina! La musica è cambiata, io ce la metto tutta".
Dear @matteosalvinimi, we have no meat on board, but humans. We cordially invite you to convince yourself that it is people we have saved from drowning. Come here, you are welcome! pic.twitter.com/vPhLV4M2jO
— MISSION LIFELINE (@SEENOTRETTUNG) 24 giugno 2018
La nave di soccorso con a bordo 239 migranti, salvati dalle acque libiche la mattina del 21 giugno, è ormai da quattro giorni in acque di ricerca e soccorso maltesi in attesa di avere l'indicazione di un porto dove approdare.
Altri mille alla deriva al largo della Libia, Barcellona offre ospitalità - E' stato formalmente assunto dalla guardia costiera libica il coordinamento dei soccorsi in favore di sei barconi con un migliaio di migranti a bordo che si trovano in acque Sar della Libia, secondo quanto si apprende da fonti della guardia costiera italiana, che per prima ha raccolto le segnalazioni di emergenza. Barcellona è intervenuta offrendo ospitalità. Il sindaco della città catalana Ada Colao ha scritto su Twitter: "In questo momento più di 1000 persone sono alla deriva su 7 barche, e l'Italia pretende di lasciarli nella mani della Libia, dove si torturano, violentano e schiavizzano le persone. Barcellona si offre come porto sicuro". La Cola ha poi lanciato un appello al governo di Pedro Sanchez ad aiutare l'ong spagnola Proactiva Open Arms, che si trova in zona, "a salvare vite".