Il presidente nel suo discorso sul futuro dell'Europa alla Sorbona. Macron è stato duramente contestato da centinaia di studenti per la sua recente riforma del lavoro
© -afp
"La crisi migratoria è una sfida a lungo termine. Fin quando lasceremo i nostri partner sommersi senza aiutarli a difendere le frontiere, fin quando saremo incapaci di organizzare il ritorno migranti senza diritto all'asilo, mancheremo di umanità". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel suo discorso sull'Europa alla Sorbona. Macron ha quindi lanciato un appello a "rifondare un'Europa sovrana, unita e democratica".
Sulla questione migranti "il nostro destino è legato a quello del Medio Oriente e dell'Africa. Dobbiamo integrare realmente e accogliere quelli che hanno diritto all'asilo".
"Insieme - ha continuato Macron - dobbiamo avere l'audacia di intraprendere questo cammino". Perché l'Europa che conosciamo è troppo debole, lenta inefficace". Eppure, ha puntualizzato dinanzi alla folta platea di ministri, ambasciatori e studenti riuniti alla Sorbona, solo essa è in grado di "rispondere alle sfide" future, a cominciare dalle questioni della sicurezza e la globalizzazione.
Contro i nazionalismi - A pochi giorni dal voto tedesco, con l'impennata dell'AfD, Macron ha poi lanciato una affondo contro i nazionalismi che "sfruttano con cinismo le paure dei popoli". "Per troppo tempo abbiamo pensato che il passato non potesse mai ripetersi", abbiamo interpretato "l'Europa come un'evidenza di cui però abbiamo perso il filo".
Eppure, per Macron, i nazionalismi possono ancora "vincere", perché "abbiamo creato le condizioni della loro vittoria, lasciando insinuare il dubbio, dimenticando di difendere l'Europa". "Bruxelles siamo noi, in ogni istante", ha martellato il leader francese, prima di aggiungere: "Non cederò nulla a chi promette odio, divisione, ripiegamento nazionale".
"Ufficio Ue sull'asilo nel 2018" - "Nell'anno che viene voglio venga costituito un vero ufficio europeo dell'asilo per accelerare e armonizzare le nostre procedure", ha annunciato quindi il presidente che ha proposto anche una "forza di intervento militare comune" in Europa e un "bilancio della difesa condiviso" fra i partner europei in dieci anni.
"Giovani dovranno parlare almeno 2 lingue Ue nel 2024" - "L'Europa dovrà essere quello spazio in cui ogni studente dovrà parlare almeno due lingue europee entro il 2024, ha sottolineato, insistendo sulla forza della cultura europea nel discorso sull'integrazione comunitaria. Macron chiede anche che entro il 2024 ogni studente Ue "passi almeno 6 mesi in un altro Paese europeo". "L'Europa del multilinguismo è una chance inedita", ha continuato. Ha poi proposto la creazione, già dal prossimo settembre, di diplomi unici europei.
Studenti contestano: "Macron vattene" - Il discorso sulla nuova Europa, nonostante le proposte, non ha fatto presa sull'animo degli studenti che rimproverano al presidente la sua recente riforma del lavoro. "Macron vattene, l'università non è tua", è stato uno dei cori. Esposti diversi striscioni con la scritta "Anticapitalisti".