i giovani influencer documentano i loro avventurosi viaggi e forniscono consigli

Migranti, online "libretti d'istruzione" per superare clandestinamente i confini

Sempre più seguito social per i vlogger che offrono informazioni sulle rotte e sulle forze dell'ordine da corrompere per entrare illegalmente in molti Paesi. E anche su che scusa adottare...

28 Lug 2020 - 18:10
 © Instagram

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L'ultima (per ora) frontiera di Internet e dei social è fornire informazioni dettagliate su come attraversare illegalmente i confini. tra Stati. L’idea è partita da dei giovani videoblogger maghrebini che hanno iniziato a documentare i loro avventurosi viaggi per entrare in diversi Paesi Clic dopo clic i filmati documentano non solo itinerari e escamotage ma anche il pagamento di tangenti alle forze dell'ordine. 

Tra i più seguiti c’è l’influencer marocchino Zouhir Bounou (meglio conosciuto come Zizou Vlogs) che realizza documentari dei suoi viaggi, spesso pieni di imprevisti. I video raggiungono anche un milione di visualizzazioni: l’ultimo racconta l'ingresso negli Stati Uniti, impresa riuscita dopo aver  attraversato clandestinamente dieci confini.

“I migranti nordafricani - scrive il quotidiano Economist – condividono da tempo consigli su come entrare illegalmente in Europa e in America. Sui social offrono una visione romantica della vita una volta giunti a destinazione. Questi post hanno incoraggiato centinaia di migliaia di nordafricani a intraprendere l’immigrazione illegale. Ora i videoblogger come Zizou stanno trasformando i loro viaggi in divertimento. E potrebbero invogliare una nuova generazione a fare le valigie e andarsene”.

I video degli influencer sono libretti d’istruzione per chi vuole partire per un mondo nuovo. Contengono informazioni e consigli sulle rotte e sulle forze dell’ordine da avvicinare e pronte a chiudere un occhio alla frontiera. Nei commenti, poi, vengono segnalati i numeri e gli indirizzi dei trafficanti, oltre alle indicazioni su cosa fare per evitare di venire espulsi nel caso si venga scoperti (ad esempio fingersi un minorenne libico).

Anche Murad Mzouri, ex venditore di vestiti in Marocco, è riuscito a fare della sua passione una professione. Ora il vlogger raggiunge un milione di visualizzazioni al mese. “Aiuto i nordafricani a superare la barriera della paura e a realizzare il loro sogno di raggiungere l’occidente”, spiega Mzouri. Secondo i ricercatori Matthew Herbert e Amine Ghoulidi, i social media sono ormai diventati un incentivo all’emigrazione. E ciò perché i giovani nordafricani di diverse nazionalità capiscono i rispettivi dialetti arabi, per lo più sconosciuti dalle autorità di controllo occidentali.      

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