Secondo il premier ungherese i due Paesi sono stati costretti ad accettare loro malgrado l'accordo: ecco perché
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Sul dossier migranti, e in particolare sul Patto Ue sulla migrazione, Polonia e Ungheria sono state "stuprate legalmente" dall'Ue. A sostenerlo è il premier ungherese, Viktor Orban, secondo il quale Budapest e Varsavia sono state costrette ad accettare loro malgrado l'accordo. "Se sei legalmente stuprato, costretto ad accettare qualcosa che non ti piace, come pensi di raggiungere un compromesso? È impossibile", ha detto Orban al suo arrivo al Consiglio europeo a Granada, parlando delle decisioni prese a maggioranza qualificata e non all'unanimità.
"Non c'è la possibilità di un accordo sui migranti - ha spiegato Orban rispondendo ai giornalisti in inglese -, perché prima avevamo deciso che l'immigrazione sarebbe stata regolata sulla base di accordi unilaterali, ma questo è stato cambiato nell'ultimo incontro" del Consiglio dei ministri dell'Interno dell'Ue, il 28 settembre. "La Polonia e l'Ungheria non erano insoddisfatte della proposta, ma sono state lasciate da parte. La proposta è stata spinta avanti (con l'accordo degli ambasciatori dei Ventisette mercoledìo, ndr). Polonia e Ungheria sono state lasciate totalmente fuori". "Dopo questo - ha affermato il premier ungherese - non c'è nessuna possibilità di nessun tipo di accordo o compromesso sull'immigrazione, politicamente è impossibile. Non solo oggi, ma in generale per i prossimi anni, perche' noi siamo stati, come dire, violentati giuridicamente ("legally raped", ndr). Se sei violentato giuridicamente, costretto ad accettare qualcosa che non ti piace, come si può avere un compromesso, un accordo? E' impossibile", ha concluso.