Restano invece ancora in mare i 121 migranti soccorsi in due distinti interventi da Opens Arms che lancia l'appello: "Serve un porto sicuro"
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Sono sbarcati a Malta i 40 migranti che erano a bordo della Alan Kurdi, nave della ong tedesca Sea Eye. Dopo l'annuncio del via libera allo sbarco, arrivato nella serata di sabato dal premier Joseph Muscat, i profughi sono stati trasferiti sulle motovedette delle forze armate maltesi in acque internazionali e trasferiti nel porto di La Valletta. I 40 migranti saranno poi ridistribuiti in altri Paesi europei.
Malta non ha precisato quali siano i Paesi che si sono impegnati ad accogliere i migranti.
Restano invece ancora in mare i 121 migranti soccorsi in due distinti interventi da Opens Arms, la nave della ong catalana che sta navigando tra Lampedusa e Malta. "Ancora una notte a bordo e continuiamo a non avere l'autorizzazione allo sbarco. E' urgente e prioritario avere un porto sicuro", ha scritto in untweet l'organizzazione umanitaria sottolineando che le storie dei migranti soccorsi "sono devastati".
"Abbiamo passato 9 mesi in un centro di detenzione, subendoanche violenze sessuali" ha detto una donna a bordo della nave, mentre un nigerianodi 35 anni ha raccontato che, dopo esser fuggito alle violenzedi Boko Haram, è stato costretto a lavorare gratis in Libia. "InLibia lavori e non ti pagano, non puoi essere felice, in Libiaesiste ancora il commercio di schiavi", è un'altra testimonianza.