Furioso il capitano della nave Ong contro la decisione del governo maltese di chiudere i porti: "Salvare le vite umane non è negoziabile"
Una nave della Ong Seawatch è stata sottoposta a fermo dalle autorità portuali di Malta. A riferirlo su Twitter è la stessa organizzazione non governativa, affermando che il sequestro è avvenuto dopo la richiesta di lasciare il porto. "Non sono state fornite motivazioni tecnico-legali. La consideriamo una deliberata restrizione della nostra libertà, volta a impedire l'attività di soccorso", ha dichiarato Seawatch.
In un tweet datato primo luglio, il capitano della Seawatch, Pia Kemp, ha scritto parole durissime contro la decisione del governo maltese di chiudere i propri porti: “Mentre ci viene impedito di lasciare il porto, la gente sta annegando. Qualsiasi ulteriore morte in mare è sul conto di coloro che impediscono il salvataggio. Salvare vite umane in mare non è negoziabile”.
Entusiasta invece del sequestro della nave è Matteo Salvini. "Prendo atto del fatto che grazie all'appoggio italiano anche Malta si è ricordata di essere un Paese sovrano ed ha bloccato oggi la nave di un'altra Ong nei porti maltes - ha commentato il vicepremier e ministro dell'Interno -. Quindi bene perché meno navi delle Ong ci saranno in giro e meno gente partirà e meno gente morirà'".
Per il contrasto agli scafisti e il controllo dei flussi di migranti, l'Italia donerà alla Libia dieci motovedette della Guardia costiera e due unità navali della Guardia di finanza. E' quanto prevede la bozza del decreto legge all'esame del pre consiglio dei ministri. Il documento stanzia anche poco meno di un milione e 400mila euro in due anni per la manutenzione dei mezzi e la formazione del personale della Marina e della Guardia costiera libica.