DOPO L'AQUARIUS

Migranti, Sos Mediterranee e Msf tornano in mare con nuova nave

"Le persone continuano a morire in mare e a subire terribili sofferenze in Libia e mentre i governi europei restano indifferenti non possiamo evitare di continuare a soccorrerle", spiegano le due organizzazioni in una nota

21 Lug 2019 - 11:09
 © ufficio-stampa

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La Ong francese Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere sono tornati in mare con una nuova nave, l'Ocean Viking, per riprendere la ricerca e il soccorso di migranti davanti alle coste libiche. Lo rendono noto con un comunicato le stesse organizzazioni, che fino al 2018 operavano sulla nave Aquarius. L'Ocean Viking batte bandiera norvegese e al momento si sta dirigendo verso il Mediterraneo.

"Purtroppo le persone continuano a morire in mare e a subire terribili sofferenze in Libia e mentre i governi europei restano indifferenti, come organizzazione medico-umanitaria non possiamo evitare di continuare a soccorrerle", spiegano le due organizzazioni in una nota.

Msf: "Crisi umanitaria, non possiamo restare a guardare" - "I governi europei vogliono far credere che la morte di centinaia di persone in mare e la sofferenza di migliaia di rifugiati e migranti intrappolati in Libia siano un prezzo accettabile per le politiche di controllo della migrazione", dichiara Sam Turner, capo missione di Msf per le attività di ricerca e soccorso e la Libia. "La cruda realtà è che mentre sbandierano la fine della cosiddetta crisi migratoria in Europa, fanno consapevolmente finta di non vedere la crisi umanitaria che queste politiche perpetuano in mare e in Libia. Queste morti e sofferenze sono evitabili e finché continueranno, non possiamo restare a guardare".

"Mediterraneo resta la rotta migratoria più pericolosa" - "Questo tratto di mare - continua la nota di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee - resta la rotta migratoria più pericolosa al mondo. Quest'anno almeno 426 uomini, donne e bambini hanno già perso la vita durante la traversata, 82 dei quali in un naufragio appena due settimane fa. Nei primi sei mesi del 2019, il rischio di annegare è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2018, solo considerando le morti note. Come se non bastasse, le navi commerciali si trovano in una posizione insostenibile, prese tra l'obbligo di soccorrere imbarcazioni in difficoltà e il rischio di rimanere bloccate in mare per settimane per la chiusura dei porti italiani e l'incapacità degli Stati europei di concordare un meccanismo per gli sbarchi".

La Ocean Viking - La Ocean Viking è una nave di rifornimento originariamente concepita per effettuare soccorsi in mare, come Nave per la Risposta e il Soccorso di Emergenza, una tipologia di nave che resta in stand-by in mare pronta a soccorrere il personale delle piattaforme petrolifere e a intervenire in caso di incidenti che coinvolgono un numero elevato di persone. Costruita nel 1986, è lunga 69 metri e larga 15,5. Ha tutta l'attrezzatura necessaria a svolgere operazioni di ricerca e soccorso, inclusi quattro motoscafi veloci e una clinica con aree per le consultazioni, il triage e il ricovero. La nave può ospitare fino a 200 persone.

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